Accolto con ovazioni, è stato indubbiamente l’ex Presidente Milan Kučan a prendersi la scena a Opatje Selo dove si è svolta la commemorazione per il “Ritorno del Litorale alla Madrepatria”. Come ricordiamo la Slovenia ha istituito questa festa nazionale nel 2005 per celebrare il 15 settembre, data in cui nel 1947 entrò in vigore il trattato di pace, che assegno gran parte della Venezia - Giulia alla Jugoslavia. Quest’anno non è stata una cerimonia di stato a ricordare l’anniversario, ma una celebrazione organizzata dalla sezione di Nova Gorica dell’Associazione dei partigiani. Kučan ha esordito ricordando che il “trattato di pace di Parigi ha ricompensato il popolo sloveno dalle numerose ingiustizie subite in passato”. Ripercorrendo le tappe storiche fondamentali, anche quelle più drammatiche, per l’acquisizione dei diritti da parte della gente del litorale, Kučan ha detto che passo dopo passo Slovenia e Italia sono state in grado di costruire degli ottimi rapporti di vicinato; ha però espresso delle perplessità in merito alla sincerità politica nell’affermare l’amicizia tra i due paesi; riferendosi nello specifico alla fucilazione dei quattro antifascisti avvenuta nel 1930 su sentenza del Tribunale speciale, i quali tuttora vengono visti come dei terroristi, mentre gli sloveni come un popolo che ha commesso un genocidio ai danno degli italiani, ha detto l’ex Presidente, ricordando che non sono ancora pervenute delle scuse o gesti di pentimento per i crimini commessi dal fascismo. “Ora non sarebbe il momento giusto! È la risposta che ci viene fornita, ma questo è già scaduto da tempo” ha detto Kučan dicendo che basterebbe considerare il rapporto congiunto redatto dagli storici italiani e sloveni. Toccando il tema dell’attuale conflitto russo-ucraino, Kučan si è detto certo che ogni passo verso la pace è comunque migliore rispetto al conflitto in sé e non può essere interpretato come un sostegno all’aggressore “stare dalla parte giusta della storia, in questo momento, significa stare dalla parte della pace”.
Marjan Križman, presidente dell'Associazione degli ex combattenti, ci ha spiegato che proporrà nuovamente di inoltrare la proposta di legge per la modifica della dicitura della festa in annessione del Litorale e non ritorno, non avevamo dove tornare, ha detto Križman; "oggi la festa ha superato la maggiore età ed è giunto il momento per portare a termine questa vicenda". Si tratta della maggiore festa del Litorale, ha detto Križman, "ci ha portato alla vera indipendenza e liberazione che ci ha portato a svilupparci dal dopo guerra in poi in maniera esponenziale".

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
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