Valentina Prevolnik Rupel, candidata alla guida del Ministero della salute ha analizzato la situazione vigente nella sanità slovena, spiegando che durante la legge d’intervento approvata ai tempi del Ministro Bešič Loredan “tutti i servizi sono stati coperti finanziariamente in seguito alla loro effettiva realizzazione”; “questa misura ha avuto grande successo negli interventi conclusivi, come lo sono state per esempio le operazioni alle vene varicose, dove i tempi d’attesa si sono ridotti notevolmente”, mentre per le visite cardiologiche i tempi d’attesa sono aumentati e di conseguenza pure il numero delle impegnative emesse dai medici di famiglia che hanno così aumentato i tempi d’attesa per i controlli medici. La futura Ministra ha poi detto che in futuro il dicastero istituirà un’agenzia per la qualità e ha ricordato che in questo momento in Slovenia uno dei problemi maggiori è rappresentato dalle persone prive di un medico di famiglia, “queste sono 140 mila in gran parte stranieri”; “la soluzione va ricercata in ogni singole comune” ha detto puntando sul fatto che bisognerà aggiornare i diritti dei servizi forniti dalle assicurazioni sanitarie, spiegando che con l’introduzione dell’assicurazione sanitaria integrativa determinati servizi sono stati categorizzati come meno importanti sono stati finanziati da questo tipo di assicurazione, mentre gran parte dei servizi più importanti dall’assicurazione obbligatoria. Tra i problemi principali pure la mancanza di quadri e del personale e la necessità di istituire dei centri di pronto soccorso “satellite” ovvero delle piccole unità presenti nelle località dove non ci sono degli ospedali in grad di fornire servizi d’urgenza, in questo momento ve ne sarebbero stati individuati dieci. Per quanto riguarda la proposta di legge sulla morte assistita, la Prevolnik Rupel ha detto che questa necessita di un ampio sostegno sociale e di un approfondito dibattito. La candidata che dovrebbe ottenere luce verde da parte della Camera senza grosse difficoltà è attualmente segretaria e componente del consiglio strategico per la sanità nell'ufficio del premier Robert Golob.

Dionizij Botter

Foto: BoBo/Borut Živulovič
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