Foto: EPA
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Nel corso di una telefonata, ieri sera, il ministro dell'Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha informato l'omologo sloveno, Boštjan Poklukar, sull'introduzione temporanea di controlli ai confini tra Italia e Slovenia. Una decisione, che arriva a causa della mutata situazione in Europa e in Medio Oriente, ha spiegato Piantedosi, citato dal Ministero dell'Interno di Lubiana, che ha l'obiettivo di prevenire attacchi terroristici e atti di criminalità organizzata. La rotta balcanica viene monitorata da vicino sia dalle forze di sicurezza italiane che da quelle slovene, hanno spiegato i due ministri, rimane però comunque un potenziale corridoio per un eventuale radicalizzazione.

Secondo informazioni ufficiose, i controlli dovrebbero essere introdotti sabato per un periodo di 10 giorni, con possibilità di proroga. L'importante è che il provvedimento sia temporaneo e proporzionato, ha detto Poklukar ed ha quindi chiesto a Piantedosi che i controlli non influiscano negativamente sulla vita quotidiana dei cittadini sloveni e che "non spezzino i legami culturali, familiari e di amicizia tra le persone che vivono nei pressi del confine". Sempre secondo informazioni ufficiose anche l'Italia, nella sua nota alla Slovenia, ha sottolineato che le misure saranno proporzionate e che verranno effettuate in maniera tale da avere il minor impatto possibile sul traffico transfrontaliero. I provvedimenti saranno proporzionati al rischio di minaccia, la situazione sarà monitorata costantemente e analizzata con l'obiettivo di ripristinare quanto prima il pieno funzionamento del regime Schengen senza controlli alle frontiere interne.

I due capi dicastero hanno riferito inoltre che presto i direttori generali delle polizie slovena e italiana concorderanno come e dove verranno disposti i controlli. Il Ministero dell'Interno sloveno ha riferito che la polizia sta monitorando da vicino la situazione e sta adeguando costantemente i provvedimenti per garantire la sicurezza di tutti i cittadini.E dopo l'annuncio dell'Italia sulla reintroduzione dei controlli ai confini con la Slovenia, secondo informazioni ufficiose, riportate dall'agenzia di stampa STA, Lubiana starebbe preparando una nota destinata alla Commissione europea sull'introduzione di controlli alle frontiere con la Croazia e l'Ungheria. Un tema discusso anche alla Camera di Stato: Nuova Slovenia ritiene che si tratta di una buona mossa, il Partito Democratico afferma che è inutile piangere sul latte versato. Pochi i commenti da parte della coalizione, la Sinistra esprime riserve. Nessun commento da parte di Movimento Libertà e Socialdemocratici.

A causa delle forti pressioni migratorie e della situazione in Medio Oriente, nell'ultimo periodo diversi Paesi hanno deciso di reintrodurre o prorogare i controlli ai confini interni Schengen. Ricordiamo che lunedì l'Austria ha informato la Commissione europea di una nuova proroga dei controlli ai confini con la Slovenia, introdotti nel 2015, al culmine della crisi migratoria.