Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

La sovranità dell'Ucraina è il baricentro di ogni discorso relativo alla sicurezza europea, tema questo che passa anche attraverso l'allargamento dell'Unione europea ai paesi dei Balcani occidentali, Moldavia, Georgia e Ucraina stessa. Per farlo serve anche riformare le istituzioni comunitarie alleggerirle da zavorre decisionali che vincolano tutto il continente a posizioni di singoli Stati che nulla hanno a che fare con i valori europei. E' su questi temi che si è registrata la piena sintonia fra Golob e Scholz, che sul conflitto in corso a Gaza si sono invece ritrovati con sfumature diverse sulla comune posizione europea. Golob ha ribadito la disponiblità politica del suo esecutivo di riconoscere la Palestina per lavorare alla soluzione dei due Stati. Più prudente la posizione di Scholz, secondo cui il diritto di Israele a difendersi non può essere messo in discussione. Ma questo non può relegare in secondo piano l'emergenza umanitaria in corso a Gaza. Motivo per cui entrambi hanno fatto rifermento alla risoluzione delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato. Secondo Golob si tratta del primo passo per una tregua che, per forza di cose, deve tenere conto degli ostaggi ancora in mano ad Hamas. Registrato l'entusiasmo di entrambi per l'allargamento dell'Unione ai Balcani occidentali, anche tramite una revisione dei processi decisionali di Bruxelles, più dell'Ucraina ha tenuto banco la questione sicurezza, dopo l'attentato di venerdì scorso a Mosca. Ma Scholz ha detto di non nutrire alcuna preoccupazione in vista dell'Europeo di calcio in programma l'estate prossima in Germania, e i controlli alle frontiere che verranno introdotti servono solo a garantire la sicurezza di tutti. Anche Golob si è soffermato su Euro 2024, perché la Slovenia vuole fare bene in campo ma anche fuori, ha detto il premier. Motivo per cui ha annunciato una conferenza economica a Monaco di Baviera due giorni prima dell'inizio del torneo. Un modo dove parlare di energia, tecnologia, difesa e rapporti commerciali, solo brevemente toccati durante l'incontro di Brdo.

Valerio Fabbri