Foto: Radio Capodistria/Alessandro Martegani
Foto: Radio Capodistria/Alessandro Martegani

Il ministro della Sanità, Jože Poklukar già nel pomeriggio aveva annunciato che si sarebbe tornati al regime che c'era prima di Pasqua. In questi giorni non sono mancati serrati colloqui con il ministro dell'Interno, Aleš Hojs, che hanno coinvolto anche il deputato della comunità nazionale italiana, Felice Žiža, ma anche alcuni sindaci e tutta una serie di esponenti politici locali, che hanno cercato di spiegare a Lubiana la specificità delle aree di frontiera. Alla fine le limitazioni restano, ma ci sono nuovamente tutta una serie di esenzioni e soprattutto non c'è quell'inasprimento delle regole d'entrata paventato da Hojs dopo la decisione della Corte Costituzionale di sospendere la norma del decreto che poneva serie restrizioni in uscita dal paese.

Da lunedì i minori di 15 anni potranno entrare in Slovenia senza l'obbligo di tampone o quarantena. Il provvedimento vale sia per gli studenti sia per coloro che viaggiano con genitori che non sono sottoposti a diverse limitazioni. Si entra senza problemi anche se si è
vaccinati con entrambe le dosi di Pfizer da 7 giorni, di Moderna da 14 giorni o con la prima dose di AstraZeneca da 21 giorni. Niente test e quarantena nemmeno per i giornalisti in missione di lavoro e per coloro che entrano per motivi di comprovata grave necessità e che lasciano il paese entro 12 ore, nonché per i proprietari di terreni a ridosso del confine. Esentati dalle limitazioni anche le persone in transito, gli autotrasportatori, i diplomatici, i malati che viaggiano sulle ambulanze ed una serie di altre categorie.

Sarà necessario il test PCR o quello rapido, non più vecchio di sette giorni, invece per frontalieri, per chi è inviato in missione all’estero o esce dal paese per comprovati motivi, per gli studenti con età maggiore di 15 anni, per tutti gli accompagnatori dei minori che varcano il confine per motivi di studio, per le persone che devono effettuare visite specialistiche e per coloro che passano la frontiera per assistere congiunti o per effettuare lavori nelle loro proprietà.

Stefano Lusa