Foto: BoBo/Srdjan Živulović
Foto: BoBo/Srdjan Živulović

"Ogni giorno arrivano nuove multe e denunce. Viviamo sotto una dittatura che sta cercando di usare tutti i mezzi disponibili per metterci a tacere e intimidirci", ha commentato l’attivista Jaša Jenull sotto una foto che lo ritrae con la multa di decine di migliaia di euro che gli sarebbe stata data per una delle manifestazioni del venerdì. Jenull, però non si ferma e ha annuncaito che, nonostante ciò, oggi alle ore 19 sarebbe tornato in Piazza della Repubblica a Lubiana con la speranza di non essere solo.

La multa si riferirebbe secondo il portale d’informazione N1 alla protesta che si è svolta a Lubiana lo scorso 2 ottobre, nella quale i manifestanti avevano organizzato una lettura della costituzione in Piazza della Repubblica di fronte all'edificio dell'Assemblea nazionale, durante la quale non si sarebbero registrati incidenti. Sino ad ora Jenull avrebbe ricevuto un totale di 50 mila euro di sanzioni, ma la cifra potrebbe ancora aumentare poiché le cause intentate contro di lui sarebbero attualmente più di venti.

L'importo secondo il partito Sinistra, che contesta questa decisione, sarebbe stato calcolato stimando non solo eventuali danni, ma anche i costi vivi dell’operazione delle forze dell’ordine come la recinzione della piazza e le spese per l’intervento degli agenti di polizia in equipaggiamento antisommossa. Secondo la Sinistra e i Social-democratici il Governo starebbe abusando delle procedure legali per contrastare le proteste che ormai da mesi si svolgono ogni venerdì a Lubiana. Il deputato dell'SD Marko Koprivc, ha scritto l'Agenzia di Stampa Slovena, ha commentato ironicamente che questo è ovviamente l'importo stimato dal Governo per l'esercizio del diritto costituzionale a manifestare, esortando, però, i cittadini a non farsi intimidire da “tali pressioni”.

Barbara Costamagna