Foto: MMC RTV SLO
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Una vasta porzione del Paese sta attualmente affrontando estese inondazioni causate da torrenti e fiumi straripati, e le piogge sono previste continuare per l'intera giornata. I vigili del fuoco, la protezione civile e il personale dell'esercito sono impegnati a raggiungere le zone colpite da inondazioni e frane a causa delle strade impraticabili. A Kamnik, l'acqua ha distrutto ponti e ha allagato sia edifici privati che pubblici, spingendo il ministro della difesa Marjan Šarec a esortare le persone a evitare di muoversi nell'acqua per non sovraccaricare le squadre di soccorso, invita chi non ha necessità urgenti a rimanere a casa e a non spostarsi. Il ministro ha informato che circa 250 membri dell'esercito sloveno sono attualmente coinvolti nell'attuazione del piano d'azione Vihra, che prevede il coinvolgimento dell'esercito in catastrofi naturali e il sostegno alla protezione civile. A seguito delle inondazioni, oltre 16.000 abitanti si sono trovati privi di elettricità, diverse strade sono state chiuse in varie parti del paese e alcuni tratti autostradali risultano bloccati. Nel frattempo, l'Agenzia per l'ambiente ARSO ha emesso un avviso di allerta massima, ovvero rossa, per le regioni nord-orientali, nord-occidentali e centrali della Slovenia. Le aziende municipali operanti nelle regioni occidentali e settentrionali del paese stanno raccomandando ai residenti di bollire l'acqua o di utilizzare acqua confezionata. Attualmente, tali misure sono in vigore in gran parte dell'Alta Carniola, nonché in alcune aree dell'Isontino, della Carinzia, della valle della Savinja Superiore e della Slovenia centrale. Abbandonati precipitazioni in mattinata hanno interessato la fascia costiera, ma i danni sono limitati, rispetto a quanto avvenuto nella Slovenia continentale dove hanno seminato distruzione e non sono ancora terminate. Al momento ci troviamo a metà dell'evento meteorologico, ha rilevato il meteorologo Brane Gregorčič dell'Agenzia per l'ambiente. La maggior parte delle piogge più intense si sposterà ora verso il sud-est del paese, lungo il confine con la Croazia e verso nord-est.

Corrado Cimador