Il governo mette a disposizione due miliardi di euro come garanzia sui prestiti bancari alle imprese. Saranno sufficienti ad assicurare la liquidità dell'economia slovena? - si è chiesto il premier Janez Janša che ha illustrato ai deputati le misure previste dalla seconda legge anti-coronavirus ed ha subito risposto. A breve termine basteranno - ha detto per evitare che le ditte siano costrette a chiudere o a ricorrere ai licenziamenti. Però, se avranno un effetto anche a medio termine e più in là, in questo momento non lo sa nessuno - è stato chiaro il presidente del governo. Tutto dipenderà dalle conseguenze e dalla durata dell'epidemia. Il piano che sabato ha avuto luce verde dal comitato parlamentare per le finanze prevede che lo stato garantisca per l'80 per cento del prestito che le banche abbiano concesso alle piccole e alle medie imprese, e per il 70 per cento di quelli contratti dalle ditte grandi. In entrambi i casi la scadenza può andare fino ai cinque anni. L'iniziativa legislativa contiene anche sovvenzioni alle comunità locali, ossia l'aumento del sei per cento e con valore retroattivo dal I gennaio della quota che le municipalità ricevono normalmente dallo stato in proporzione al numero di abitanti. La cifra di due miliardi potrà essere in seguito anche aumentata, a seconda dell'interesse dell’imprenditoria - ha intanto precisato nei giorni scorsi il ministro delle finanze Šircelj. Saranno agevolati anche gli affittuari di esercizi che a causa dell'emergenza hanno dovuto sospendere l’attività. Se il posto è di proprietà dello stato o del comune saranno esentati dal pagamento dell'affitto, niente da fare invece, se il locale è stato concesso in uso da privati. Sempre oggi, il parlamento estenderà la lista dei beneficiari dei provvedimenti, varati l'11 aprile a favore di determinate categorie di cittadini, sotto forma di indennità salariali ed esenzione dal pagamento dei contributi, più il versamento di alcune somme una tantum a pensionati e studenti o mensilità ai disoccupati che abbiano perso il lavoro dopo la proclamazione dell'emergenza. Tuttavia, secondo l'opposizione, anche con la sua estensione, la lista dei beneficiari, rimane troppo riduttiva.

Boris Mitar

Foto: MMC RTV SLO
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