Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

La presidente del sindacato Sanità e tutela sociale, Irena Ilešič Čujovič, aveva spiegato la settimana scorsa di aspettarsi una controproposta del governo, da cui sarebbe stato evidente un vero e proprio interesse nel rispondere alle richieste sindacali. Al contrario, ha spiegato, il governo non ha voluto soddisfare nemmeno le richieste minime.
Le parti hanno comunque raggiunto un accordo al fine di assicurare che vengano garantiti i servizi essenziali. Gli operatori sanitari forniranno assistenza in caso di emergenza e servizi la cui omissione comporterebbe gravi conseguenze per il paziente. Durante lo sciopero, gli operatori sanitari sono inoltre tenuti a fornire tutti i servizi sanitari per i minori di 18 anni e gli over 65, nonché tutti i servizi relativi a gravidanza e parto.
Il lavoro nei centri diurni per disabili si svolgerà secondo il programma festivo, saranno quindi sospesi tutti i servizi non essenziali. Anche i servizi sociali garantiranno solo prestazioni essenziali e di urgenza. Tra le ore 10 e le 16 rimarranno aperte soltanto le farmacie di turno, che opereranno secondo il regime domenicale.
Il ministro della Salute, Janez Poklukar, ritiene che non ci siano motivi validi per uno sciopero: "Capisco che lo sciopero è uno strumento legittimo del movimento ovvero dell’attività sindacale e non mi oppongo. Mi dispiace però che si sia arrivati a questo", ha detto Poklukar. Secondo il ministro del Lavoro, Janez Cigler Kralj, uno sciopero nella situazione in cui ci troviamo in questo momento, è un atto irresponsabile. Il ministro ha quindi chiesto ai sindacati di tornare al tavolo negoziale, ritiene infatti che le soluzioni che è necessario trovare al più presto, arriveranno quindi più tardi a causa della sospensione delle trattative e dello sciopero.


E. P.