I leader di 3 partiti d'opposizione, Tanja Fajon, dei Socialdemocratici, Alenka Bratušek, dell'omonima formazione politica, e Marjan Šarec, della Lista Šarec, hanno criticato quanto annunciato da alcuni media, che la Slovenia invierebbe a Kiev una missione diplomatica militare. "È una mossa arbiraria e pericolosa" hanno affermato. Fonti del Delo hanno riferito che a reggere ad interim la rappresentanza slovena a Kiev sarà probabilmente il Segretario di stato al Ministero della difesa, Bojan Pograjc. Il premier, Janez Janša, non ha fatto nomi. Ha spiegato però che la delegazione opererà a livello di un incaricato d'affari e avrà pieni poteri nel corso della situazione di emergenza nel Paese. Il Ministero degli Esteri ha precisato che l'incaricato svolgerà compiti diplomatici secondo le procedure previste dalla Legge sugli Affari esteri e che non si prevede affatto una "missione diplomatica militare armata come hanno erroneamente affermato alcuni media".
Il presidente del governo Janša, con i Ministri Tonin e Počivalšek, ha presentato gli investimenti in corso a favore dei comuni. Il valore complessivo dei progetti è di circa un miliardo e mezzo di euro. "Si tratta del maggiore impulso di investimenti a beneficio delle amministrazioni locali mai varato in Slovenia" ha detto Janša, rilevando che l'obiettivo è "creare condizioni migliori per le imprese, favorire l'apertura di posti di lavoro, aumentare pensioni e salari". I progetti riguardano aziende e infrastrutture, specie nel settore dell'energia come i preparativi per la realizzazione del blocco 2 della centrale nucleare di Krško. Fruirà di 300 milioni di euro anche il settore agro-alimentare, colpito indirettamente dal conflitto in Ucraina.
Nuova Slovenia ha annunciato che depositerà la proposta per un referendum consultivo avente oggetto il disegno di legge sulla tassa sugli immobili presentato dal partito Sinistra. "NSI farà di tutto perchè questo folle DDL non abbia seguito" ha detto il capogruppo al parlamento Jožef Horvat. L'alleanza di opposizione KUL e il Movimento libertà firmano una lettera di protesta contro quella che definiscono la "sottomissione della Radiotelevisione di Stato". E promettono che dopo le elezioni proporranno un quadro legislativo che non consentirà più alla politica di interferire nel lavoro di RTV Slovenia. Da segnalare infine che il Partito democratico dei pensionati ha inoltrato le liste dei candidati per le elezioni del 24 aprile. Il Desus si presenterà in tutte le circoscrizioni elettorali. Il leader Ljubo Jasnič si dice convinto che la formazione politica riuscirà a superare la percentuale minima per entrare in parlamento. (a.c.)

Il parlamento sloveno - Foto: MMC
Il parlamento sloveno - Foto: MMC