Foto: Radio Capodistria/Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Fifaco

Sconcerto tra i rappresentanti della Comunità slovena in Italia, a causa delle dichiarazioni della presidente della Repubblica slovena, Nataša Pirc Musar che, durante la visita alle scuole della minoranza di Trieste, rispondendo alla domanda di una studentessa ha affermato: "La vostra patria è l'Italia. Contribuite allo sviluppo, alla convivenza e alla cultura italiana. Non dimenticatelo mai".

Parole a cui hanno replicato alcuni esponenti delle principali istituzioni slovene del capoluogo del Friuli-Venezia Giulia, chi più duramente, chi cercando di smorzare le polemiche.
Walter Bandelj, presidente della Confederazione delle Organizzazioni Slovene-SSO, ha affermato di essere rimasto sorpreso dalla dichiarazione della presidente della Repubblica, ritenendo che per gli sloveni residenti in Italia solo la stessa Slovenia possa essere la loro patria e che appartenendo alla minoranza slovena ed identificandosi come Comunità nazionale slovena, sentano più come casa loro Lubiana rispetto a Roma.

Ksenija Dobrila, presidente dell'Unione economica e culturale slovena-Skgz, ritiene che Pirc Musar probabilmente si sia confusa nella sua risposta e che intendesse il concetto di "stato" piuttosto che di "patria".
"Culturalmente e linguisticamente facciamo parte della Slovenia. Naturalmente viviamo in Italia, seguendo le regole italiane. Abbiamo anche la cittadinanza italiana, ma la patria è un concetto diverso" ha precisato Dobrila.

L'ufficio di Presidenza della Repubblica slovena ha subito precisato le parole di Pirc Musar, spiegando che la Presidente intendeva che "i membri della minoranza slovena sono cittadini italiani. Quindi l'Italia è lo stato in cui vivono, pagano le tasse, ecc. E l'Italia è quella che deve garantire loro i diritti come minoranza. Allo stesso modo, i membri della minoranza italiana in Slovenia sono cittadini sloveni ed è dovere della Slovenia assicurare il rispetto dei diritti della Comunità nazionale italiana. La patria è ovviamente un concetto più ampio".

Nella nota l'ufficio di presidenza aggiunge che "la presidente ha già detto più volte che gli sloveni d'oltreconfine sono co-creatori della cultura slovena e dell'identità nazionale e che come presidente slovena sosterrà sempre i progetti che rafforzano l'identità nazionale e la lingua e promuovono la collaborazione basata sui valori europei".

Pirc Musar non è nuova nel creare piccoli incidenti diplomatici con le minoranze degli Sloveni; poco dopo la sua elezione, infatti, riferendosi agli sloveni della Carinzia, in una dichiarazione all'emittente austriaca OR affermò che i diritti delle minoranze in Austria sono "gestiti in modo esemplare", suscitando disapprovazione proprio da parte del Consiglio Nazionale degli sloveni di Carinzia.

Davide Fifaco