La gerarchia dei valori è chiara: prima vengono le vite, poi la salute e in terza istanza l’economia e le attività essenziali. Tutto il resto - dal divertimento a determinate libertà - dovranno attendere. Questa posizione - ha detto il premier Janez Janša - è condivisa all’interno dell’Unione Europea. Il capo del governo ha annunciato per la Slovenia una serie di misure che saranno commisurate alla situazione.
L’Unione Europea ha elaborato una chiara strategia anche in materia di confini interni- ha rimarcato il capo del governo - che impediranno che si ripeta lo scenario dei blocchi incontrollati delle frontiere del marzo scorso.
L'auspicio è quello di arrivare presto al vaccino. "Ci sono buone speranze di averlo entro primavera" ha rimarcato Janša. In Slovenia la somministrazione sarà gratuita. Prima verrà il personale medico, poi i soggetti a rischio, a seguire coloro che operano nei comparti strategici, successivamente quelli che lavorano in strutture dove non è possibile mantenere il distamziamento sociale ed infine tutti gli altri.
Davanti a noi c’è la stagione fredda, per affrontare la pandemia bisogna comportarsi responsabilmente e anche cambiare le abitudini, almeno per un po’ di tempo, ha sottoleinato il premier. L’invito è quello di scaricare l’applicazione “ostani zdrav”. La sanità in questo periodo si è attrezzata, ma non è stato possibile aumentare in tempo così rapido il personale. Resta fondamentale far sì che il diffondersi dell’epidemia non superi le capacità del sistema sanitario.
Il primo ministro ha assicurato che anche questa volta nessuno resterà indietro ed ha annunciato un nuovo pacchetto d’interventi per far fronte al COVID. La Slovenia è uno dei pochi paesi che ha migliorato proprio in questo periodo il suo rating finanziario. Per i prossimi tre anni ci sono notevoli mezzi a disposizione per rilanciare il paese.
"Quello di fronte a noi non è il baratro, ha detto Janša, ma una sfida che verrà vinta". Tornerà -ha assicurato il primo ministro - il tempo del sole e della liberà dove il virus e la mascherine non saranno che un ricordo. Torneranno le partite di calcio con gli spettatori, il cinema le ferie. Tutto tornerà come prima, ha concluso il capo del governo.
Stefano Lusa