Foto: DZ/Matija Sušnik
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E' stata rinviata a un referendum consultivo la decisione sul fine vita volontaria. Sono stati solo 9 i voti a favore della legge, dalle fila di Sinistra e di 4 deputati Socialdemocratici, 64 quelli contrari, con Movimento Libertà che ha votato insieme ai partiti d'opposizione. I deputati della coalizione di maggioranza, quindi, sia pure non in maniera compatta, hanno preferito rivolgersi direttamente agli elettori e chiedere se siano favorevoli all'adozione di una legge che regoli il diritto all'assistenza volontaria di fine vita. Nella spiegazione della proposta di referendum, la coalizione sottolinea che una questione sociale così importante richiede dialogo e condivisione, motivo per cui il partito di maggioranza ritiene necessario un dibattito pubblico su diritti già esistenti, quali quello sul rifiuto delle cure mediche e quello per il rispetto della volontà precedentemente espressa dal paziente, che la legge in discussione in parlamento intende ampliare e regolamentare in linea con quanto fatto da altri paesi quali Olanda, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Spagna, Austria, per rimanere agli esempi del continente europeo.
Nella votazione di ieri con 68 voti favorevoli e nessuno contrario, i deputati hanno approvato anche un emendamento alla legge sulla tutela dell'ambiente, che introduce requisiti più severi per le emissioni degli impianti di co-incenerimento. Senza appello quindi le richieste dei lavoratori del cementificio Salonit Anhovo, che nei giorni scorsi si sono riuniti anche davanti alla sede della Camera di Stato per protestare contro una legge definita troppo restrittiva per il loro stabilimento. Soddisfazione invece dalle organizzazioni non governative che hanno lanciato l'iniziativa legislativa, convinte che la nuova norma contribuirà a un maggior controllo sull'inquinamento industriale, grazie a standard ambientali più rigidi che garantiranno una migliore qualità della vita. Salonit Anhovo ha detto che ricorrerà fino alla Corte Costituzionale. Passa a larga maggioranza anche la modifica della legge sulle misure urgenti per garantire la stabilità del sistema sanitario, con la quale l'iniziativa civica Voce del popolo (Glas ljudstva) vuole assicurare parametri più stringenti per la possibilità da parte di medici di famiglia, ginecologi e pediatri di rifiutare nuovi pazienti o considerarli inidonei a ulteriori esami specialistici.

Valerio Fabbri