Foto: TV Slovenia
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La situazione delle zone colpite dalle inondazioni sta lentamente migliorando, ha spiegato Srečko Šestan, a capo della Protezione civile. "Non posso però dire che stia tornando alla normalità", ha aggiunto. Alcune aree sono ancora sommerse da fango e detriti e vengono ripulite in modo accelerato. "Ancora grazie a tutti coloro che hanno offerto aiuto, ma non possiamo aiutare tutti in una volta", l'appello di Šestan. Per questo motivo per le zone di Črna na Koroškem, Mežica, Solčava, Luč e Mozirje, dove la situazione sul capo è ancora pericolosa, il comandante della Protezione civile ha emanato un decreto che prevede un regime speciale di accesso per i volontari. "È necessario avere un regolamento per evitare che qualcuno venga messo in pericolo inutilmente; è importante avere sul posto un numero ottimale di persone e assolutamente non un numero troppo grande", ha spiegato.
Polizia, Vigili del fuoco e Protezione civile istituiranno dei punti di controllo per i volontari per l'accesso alle zone più colpite; nel caso di un numero troppo grande di volontari, questi saranno reindirizzati in altre aree.
Il capo della Protezione civile ha inoltre firmato un decreto secondo cui lunedì, 14 agosto, in occasione della Giornata della solidarietà, tutte le infrastrutture critiche saranno operative: si tratta dei settori energia, trasporti, alimenti, approvvigionamento di acqua potabile, finanza, sanità, tutela dell'ambiente, reti e sistemi di informazione e comunicazione; giornata lavorativa anche per gli impiegati di istituti sanitari pubblici e privati, centri di assistenza sociale, ambulatori veterinari e compagnie assicurative.
Šestan ha infine chiesto ai cittadini di smettere di donare prodotti alimentari perché nei magazzini ormai non c'è più spazio; le donazioni sono state così numerose che alcuni alimenti potrebbero scadere prima che vengano consumati.