In Slovenia - in applicazione del decreto del 15 maggio scorso- da oggi revocato anche ufficialmente lo stato di epidemia da Coronavirus. Dopo esattamente 80 giorni in Slovenia si torna alla cosiddetta nuova normalità. E quelli dal 12 marzo scorso all’ultimo giorno di maggio saranno sicuramente giorni che entreranno a far parte dei libri di storia poiché il Covid 19 si è insinuato perfidamente nelle nostre vite e nella nostra quotidianità inoltre, continueremo sicuramente ancora a lungo a subirne le conseguenze sul piano sociale ed economico. Nel paese, il primo caso registrato- ricordiamo -il 4 marzo scorso poi e’ stato un crescendo con mille infetti in un solo mese e la corsa ai ripari con le misure restrittive: la sospensione di asili e scuole, del lavoro di bar, ristoranti e alberghi, l’ interruzione delle attività sportive e culturali, la limitazione dei servizi medico-ospedalieri riservati solo ai casi urgenti,il divieto di assembramento, la chiusura dei confini. Provvedimenti che – almeno per il momento-sembra abbiano portato a dei risultati concreti visti i miglioramenti del quadro epidemiologico registrato dalla fine di aprile in qua. La Slovenia chiude questo primo capitolo con 1473 contagi e 108 decessi. Gli esperti dicono comunque che ci si deve preparare a una nuova battaglia l’autunno prossimo. Ed anche perciò nonostante la revoca ufficiale dello stato di epidemia, il consiglio di attenersi ad alcune diposizioni - come la distanza sociale, l’uso delle mascherine, il lavarsi le mani- rimane tuttora valido.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria/Antonio Saccone
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