Foto: Televizija Slovenija
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Una serie di cerimonie commemorative per non dimenticare il 26 aprile del 1944 quando ebbero inizio le deportazioni di massa degli ebrei dal Prekmurje. La presenza della comunità ebraica sul territorio dell'odierna Slovenia non è mai stata cospicua, ma ha comunque visto il suo picco nelle aree che fiancheggiano il fiume Mura, soprattutto a Murska sobota e Lendava. Nonostante la buona organizzazione e la stabilità economica, il destino degli ebrei in Slovenia fu purtroppo paragonabile a quello di tutti gli ebrei dell'Europa orientale, soprattutto in Ungheria. Prima dell'occupazione del '41, all'inizio della Seconda guerra mondiale, nell'area non venivano avvertite forme radicali di antisemitismo nonostante trapelassero le prime informazioni in merito alle misure adottate dal regime nazista contro gli ebrei in Germania e Austria. Il '44 segnò però l'inizio della fine per la comunità ebraica locale; dopo che la Germania occupò l'Ungheria, le autorità tedesche arrestarono e deportarono gli ebrei del Prekmurje nei campi di concentramento.
La prima e più importante ondata di deportazioni avvenne proprio il 26 aprile del '44 quando furono radunati nelle sinagoghe locali per poi venir trasferiti in uno dei più grandi campi di concentramento, quello di Auschwitz-Birkenau. Lo sterminio degli ebrei del Prekmurje rappresenta una delle tragedie più grandi mai avvenute sul nostro territorio, soprattutto perché il trasferimento di massa fu organizzato in maniera metodica e coerente; si è trattato in effetti delle deportazioni forzate più efficaci messe in atto dalla Germania, l'annientamento della comunità ebraica locale fu infatti quasi totale.

M.N.