Foto: dostopno
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Allo scadere del mandato il premier Janša, coadiuvato dal ministro per gli sloveni nel mondo Helena Jaklitsch, ha convocato dunque l'organismo composto dai rappresentanti della minoranza slovena autoctona che vive in Italia, Austria, Croazia e Ungheria.

La realtà transfrontaliera della minoranza, il funzionamento delle sue strutture organizzative in situazioni (post)crisi e le prospettive finanziarie future, sono stati i temi predominanti della riunione nel corso della quale Janša ha ricordato l'importante ruolo che la minoranza nei quattro paesi vicini ha per la Slovenia e per la creazione di un comune spazio nazionale sloveno.

Rilevato il contributo dei vari ministeri nella soluzione di diversi e specifici problemi legati alle quattro realtà minoritarie. In questo contesto sottolineato l'impegno del ministro all' istruzione Simona Kustec che con l'omologo italiano ha sollecitato il rafforzamento dell'autonomia nel settore scolastico per gli sloveni del Friuli-Venezia Giulia, ma anche quello del ministro degli interni Hojs che in un periodo di pandemia e di chiusura delle frontiere ha dimostrato grande interesse e vicinanza con gli sloveni all' estero. "Un periodo difficile che ha messo a dura prova le associazioni minoritarie" hanno raccontato gli esponenti della minoranza che si sono concentrati sulle sfide del futuro.

Tra i problemi maggiori e comuni a tutte e quattro le realtà c' è la mancanza di personale pedagogico di qualità. "Un problema che va risolto poiché la salvaguardia della lingua e dell'identità nazionale è assegnata pure al percorso educativo - istruttivo" è stato detto a Lubiana, dove è stato toccato pure il problema della rappresentatività parlamentare per gli sloveni in Italia e l'introduzione dello sloveno nella costituzione regionale carinziana.

Il Consiglio ha dedicato parte della discussione alla possibilità di rafforzamento della cooperazione transfrontaliera. Presentati alcuni progetti regionali transfrontalieri che rafforzano il ruolo della comunità slovena nei paesi vicini in un più vasto ambito di cooperazione territoriale europea.

L.P.A.