Jožek Horvat Muc Foto: Bogdan Miklič
Jožek Horvat Muc Foto: Bogdan Miklič


Non tutti i 12 mila rom in Slovenia vivono nelle stesse condizioni, hanno le stesse opportunità e pari trattamento, l'accesso all'istruzione, al lavoro e alla sicurezza sociale. Rispetto agli altri paesi europei la situazione è relativamente migliorata nonostante rimangano diversi nodi da risolvere hanno rilevato il presidente dell'Unione dei Rom della Slovenia Jožek Horvat Muc e il direttore dell'Ufficio nazionalità del Governo Stane Baluh. In molti insedamenti rom continuano a mancare acqua, elettricità e servizi igienici essenziali, le condizioni di vita sono pessime, di conseguenza i bambini non vanno a scuola, dilaga la disoccupazione e la salute delle persone in generale è precaria, hanno sottolineano ancora.

Ci sono molti esempi positivi nella regione dell'Oltre Mura come casi al limite, ha continuato Horvat, lo stesso vale per la Slovenia sudoriantale dove ci sono maggiori criticità ma anche qualche insediamento dove tutto è stato regolato. Ci vorrebbe un approccio sistemico nell'affrontare e risolvere i problemi secondo il presidente dell'Unione dei Rom, molti provvedimenti oggi in vigore sono oramai obsoleti e superati e ci vorrebbe una maggiore collaborazione tra le istituzioni e le comunità rom. Andrebbe fatto molto di più per i settori dell'istruzione e dell'occupazione, anche se lo stesso Horvat Muc ammette che parte della responsabilità grava sugli stessi appartenenti che preferiscono non lavorare o mandare i figli a scuola soprattutto se provenienti dagli insediamenti più poveri, d'altro canto chi arriva da questi luoghi è maggiormente discriminato, i bambini non vengono accettati a scuola e nessuno vuole assumere i rom. Riponiamo grandi speranze nel neo costituito gruppo per la soluzione delle questioni dei rom formatosi presso il Gabinetto del premier e guidato dal segretario di stato Anton Grizold, persona capace e di ascolto, ha detto ancora Horvat Muc.

Oggi al Museo etnografico sloveno di Lubiana viene inaugurata una mostra pop-up su costumi e usanze rom e sinti finanziata dal Ministero della cultura e dal Fondo sociale europeo, domani la cerimonia centrale a Murska Sobota con l'intervento della ministra Tanja Fajon e la partecipazione di ospiti musicali provenienti da Italia e Serbia. (ld)