Il Consiglio comunale di Pirano guidato al sindaco Andrej Korenika e dalla sua lista forte del sostegno del Movimento Libertà-Svoboda, la maggiore forza con cinque consiglieri ha confermato tutti gli organi di lavoro del Consiglio comunale, otto comitati, compreso quello di sorveglianza e tre Commissioni. A votare contro sono stati solamente i socialdemocratici, questi hanno criticato l’operato del sindaco, il quale non avrebbe considerato l’esito elettorale nella composizione dei comitati, gli Sd con il loro 14 per cento dei voti ottenuti avrebbero dovuti essere adeguatamente rappresentati, si è sentito dire dai banchi socialdemocratici. Il comitato al quale i presenti Delbello, Švonja e Goja ambivano in particolar modo era quello delle finanze. Gli Sd hanno deciso ad un certo punto della seduta di abbandonare l’aula; il sindaco Andrej Korenika ha voluto ricordare che durante il mandato da loro guidato 2014/2018 la situazione era nettamente peggiore con il partito Slovenia per sempre, con ben cinque consiglieri, che ha avuto una rappresentanza ben inferiore, però “all'epoca evidentemente ciò non ha rappresentato alcun problema” ha detto Korenika. Ad un certo punto i tre consiglieri SD, assente Meira Hot, hanno deciso di abbandonare l’aula annunciando di voler ricorrere alla Corte costituzionale, come ha precedente spiegato Mojca Švonja, considerando l’esito elettorale gli Sd dovrebbero essere rappresentati in almeno 12 organi, mentre la delibera proposta “ci vede presenti solamente in sette”, ha detto la Švonja ricordando che questa situazione contrasta con il regolamento e “ non è una casualità ma una azione volontaria che ha l’obiettivo di porre ai margini l’opposizione”. Per quanto riguarda invece la Commissione per le questioni della nazionalità italiana ne faranno parte Kristijan Cerovac, Daniela Ipsa, Marina Knez, Christian Poletti, Nadia Zigante e Karlinca Delbello.

Dionizij Botter

Foto: Občina Piran/Peter Litavsky
Foto: Občina Piran/Peter Litavsky