I finanziamenti statali per le istituzioni della Comunità Nazionale Italiana e per le attività culturali dovranno attendere ancora tempi migliori. La Commissione per le nazionalità ha preso atto della revisione di bilancio ma questa manovra non soddisfa i deputati delle due minoranze. Felice Žiža, deputato e vicepresidente della commissione.

"Non soddisfa né la nostra minoranza, né quella ungherese, abbiamo ottenuto quelli che sono gli aumenti obbligatori, per legge, dei pubblici dipendenti ed abbiamo avuto un aumento per quanto riguarda il Ministero della Cultura per il centro Carlo Combi di Capodistria".

Il direttore potrà quindi essere retribuito a salario pieno?

"Questi sono stati i nostri presupposti e le nostre indicazioni. Purtroppo, anche dalla revisione di bilancio non è esattamente chiaro perché' non viene codificato in maniera esplicita dove vadano quei soldi. Però il senso è questo e il precedente Ministro della Cultura ci ha garantito che quei soldi saranno proprio per coprire il 100% il posto di direttore del Centro Carlo Combi di Capodistria."

A rammaricarsi che i mezzi a disposizione della CNI sono rimastati sostanzialmente invariati a quelli degli ultimi anni, sono stati pure Alberto Scheriani, Presidente della CAN Costiera e Maurizio Tremul, Presidente dell'Unione Italiana che nel suo intervento ha sottolineato che i finanziamenti, negli ultimi 11 anni, non hanno subito variazioni, nonostante un'inflazione del 12%.

Stanko Baluh, direttore dell'ufficio per le nazionalità, ha rilevato che nonostante gli sforzi profusi, l'adeguamento dei salari dei dipendenti pubblici ha fatto venir meno lo spazio a disposizione, ovverossia tolto mezzi destinati ai programmi presentati dalle istituzioni minoritarie. Il tutto però sollecita lo stesso ufficio per le Nazionalità e la coalizione di governo a lavorare con maggior impegno per arrivare a soddisfare le richieste formulate dai deputati delle minoranze già nel prossimo bilancio, quello del 2020, come del resto fatto per il bilancio precedente, ossia nel 2017, quando ancora in regime di crisi si era riusciti poi a recuperare dei fondi per le iniziative più importanti.

Corrado Cimador

Foto: BoBo
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