Foto: Twitter/Ministrstvo za zunanje zadeve
Foto: Twitter/Ministrstvo za zunanje zadeve

La Slovenia riconquista il seggio di membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo oltre 25 anni. La prima volta successe nel mandato 98-99, mentre andò male la candidatura nel 2011, si ritirò alla 16esima tornata elettorale. Questa volta l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dato piena fiducia alla Slovenia che era in corsa per il seggio assegnato all'Europa dell'est contro la Bielorussia, al primo turno di votazione. Ha ottenuto 153 voti, 38 quelli della controcandidata, superando il quorum dei due terzi dei seggi, ovvero 128. Grande gioia in aula della delegazione slovena guidata dalla ministra degli esteri e vicepremier Tanja Fajon che ha affidato a Twitter il primo commento ufficiale - è un grande giorno per la Slovenia, siamo stati eletti a membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Sono orgogliosa di questo risultato eccezionale, che è il frutto di un duro lavoro, ha detto Fajon che successivamente parlando alla stampa nazionale da New York ha detto di essere piacevolmente sorpresa del grande sostegno ricevuto, c'era un cauto ottimismo sull'esito del voto, ma era necessario attendere fino all'ultimo. Una grande responsabilità per la Slovenia, saremo un membro proattivo del Cosniglio di sicurezza, ha detto Fajon, davati a noi grandi sfide globali a cui inizieremo a lavorare da subito, rafforzando anche la rappresentanza diplomatica slovena alle Nazioni Unite, il numero dei diplomatici passerà da 13 a 20.

Immediate le congratulazioni via Twitter per il successo della Slovenia anche della presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar, che si è complimentata con il paese, con il Govero e con la ministra Fajon. Insieme ci siamo riusciti, ha scritto il capo dello stato, la candidatura è stata una grande opportunità per far conoscere agli altri paesi i nostri principi e valori in politica estera e di consolidare i contatti bilaterali.

Oggi, la Slovenia ha ottenuto uno dei suoi più grandi successi nella diplomazia internazionale, ha scritto invece il primo ministro Robert Golob, è il risultato di un intero anno di intenso lavoro di tutta la squadra, a cui hanno partecipato tutti i rappresentanti del nostro Paese. La Slovenia sarà un fattore di collegamento tra interessi diversi, dove al primo posto, ha detto Golob, ci sarà la lotta ai cambiamenti climatici.

Il mandato come membro non permanente del Consiglio di sicurezza scatterà il primo gennaio 2024 e durerà fino al 31 dicembre 2025. La Slovenia parteciperà alle decisioni che riguardano il mantenimento della pace e della sicurezza mondiale.
(ld)