La decisone di rinviare alla prossima settimana la discussione sulla nuova legge per la tutela ambientale è scaturita dopo alla interruzione della seduta del Comitato per le infrastrutture e ambiente a causa dei troppi emendamenti presentati dai parlamentari poco prima dall’inizio della seduta. Dopo una pausa di un’ora e mezza circa, il presidente del Comitato, Bojan Podkrajšek dalle file del Partito Democratico ha deciso definitivamente di rinviare la seduta alla prossima settimana inquanto non tutti gli emendamenti sono stati trasmessi e nemmeno visionati, mentre numerosi partecipanti esterni hanno abbandonato la seduta, ha precisato Podkrajšek. Di parere contrario però diversi parlamentari dalle file dell’opposizione, secondo Tina Heferle della Lista Marjan Šarec si doveva proseguire con i lavori in base agli emendamenti proposti. Come noto il comitato avrebbe dovuto esaminare quella che il Ministro dell’Ambiente, Andrej Vizjak aveva definito una vera e propria Costituzione ambientale. In prima lettura, il Ministro Andrej Vizjak ha spiegato che la normativa proposta si pone l’ambizioso obiettivo di tutelare rigorosamente l’ambiente. “La proposta di legge andrà a eliminare determinate anomalie che si sono verificate tra la legislazione nazionale e quella europea” ha spiegato Vizjak, aggiungendo che allo stesso tempo le direttive comunitarie verranno integrate alla legge nazionale. Tra i punti più importanti troviamo le soluzioni che riguardano le responsabilità che verranno ampliate per i produttori dei rifiuti, l’introduzione di nuove disposizioni per la cessazione dello status di rifiuto, una più efficace procedura per l’emissione dei permessi ambientali e la regolamentazione per la gestione delle discariche. Tra le aggiunte proposte anche dai partiti dell’opposizione vi sono pure quelle del partito Sinistra-Levica che prevedono la revisione obbligatoria dei rapporti sull’impatto ambientale effettuati da esperti indipendenti e l’equiparazione dell’impatto ambientale che viene prodotto dagli impianti di coincenerimento e dagli inceneritori di rifiuti.

Dionizij Botter

Foto: EPA
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