Foto: BoBo
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L'importanza di preservare la memoria e fare in modo che non si perpetrino più atrocità contro l'umanità come lo è stata la Shoah. Il difesore civico Peter Svetina evidenzia il problema dell'uso del linguaggio d'odio, che istiga e incita alla denigrazione e alla diffamazione dell'altro. Nella giornata in cui si commemorano le vittime di uno dei capitoli più tragici della storia dell'umanità, quando a milioni di persone vennero sistematicamente violati la dignità e le libertà fondamentali, continua l'ombudsman, questi eventi tragici siano da monito affinchè simili crimini non si ripetano più. Capire quanto pericolosi possano essere l'odio, l'intolleranza verso il prossimo, verso la diversità, delle conseguenze negative che questi comportamenti possono avere anche sulla nostra società di oggi.

Anche adesso, rileva il difensore civico Svetina, insoddisfazione, frustrazione e angoscia possono sfociare in comportamenti di intolleranza, odio e troppo spesso anche in atti di violenza, gesti che come società dobbiamo condannare, secondo l'ombudsman. E'inaccettabile che i diritti umani vengano violati anche se solo attraverso la parola, purtroppo secondo Svetina anche la legge non aiuta in maniera adeguata le vittime. Non si può intervenire in maniera consona neppure quando si parla di odio sul web, fermare o almeno arginare il dilagare di questo fenomeno.

Svetina ricorda che il difensore civico non ha competenze specifiche e dirette su questo settore, il suo compito puù essere quello di sensibilizzare l'opinione pubblica, di parlare di questo fenomeno, e saluta la decisione del Governo di voler inserire tra le priorità del suo mandata per i prossimi 6 mesi proprio il contrasto al linguaggio d'odio. (ld)