Foto: BoBo/Igor Kupljenik
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Tanja Fajon ha annunciato che non si ricandiderà per la leadership dei Socialdemocratici, comunicando la sua decisione dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle candidature. Ha chiarito di non aver dato il proprio consenso per essere eventualmente riconfermata. Rimarrà presidente del partito fino al congresso di aprile, quando verrà scelta la nuova dirigenza. Questo segna la conclusione del suo mandato di quattro anni alla guida dei socialdemocratici.
Fajon ha enfatizzato l'importanza di eleggere una nuova leadership per infondere fresche idee nel partito e affrontare con audacia le sfide future, cogliendo nel primo giorno di primavera un'opportunità per un nuovo inizio. Pur non presentandosi per la rielezione, ha promesso di continuare a sostenere i valori del partito e contribuire attivamente al suo lavoro, supportando la prossima generazione di leader. Ha affrontato il tema dell'acquisto del controverso immobile per le esigenze dei tribunali, riconoscendo che la fase più difficile è alle spalle e lodando l'energia e la coesione del partito. Fajon ha espresso gratitudine per il sostegno ricevuto e ha esortato a mantenere saldi i valori del partito, lasciando così la guida nelle mani di una nuova leadership. Al congresso di aprile si candideranno il capogruppo dei deputati Jani Prednik, l'europarlamentare Milan Brglez e il sindaco di Aidussina Tadej Beočanin, mentre potrebbero emergere altri candidati secondo lo statuto del partito proprio nel corso del congresso. Quest'ultimo giunge dopo le dimissioni di Dominika Švarc Pipan dalla carica di ministra della Giustizia e le dimissioni del segretario generale dell'SD Klemen Žibert, a seguito dell'affare dell'edificio giudiziario. Tale scandalo ha altresì causato un significativo calo nel sostegno popolare al partito, con Fajon che ha visto precipitare la sua valutazione nell'ambito del lavoro politico. Tanja Fajon ha intrapreso la carriera politica nel 2009 come europarlamentare, costruendo una carriera nella politica europea prima di assumere la leadership dell'SD nel 2020. Pur avendo ambizioni di guidare il partito alla vittoria nelle elezioni parlamentari, l'SD ha ottenuto solo sette seggi, causando delusione e insoddisfazione tra i membri del partito. Nonostante ciò, Fajon è riuscita a garantire al partito quattro poltrone ministeriali e ha ottenuto un nuovo mandato alla guida del partito al congresso successivo. La sua leadership è stata caratterizzata da una serie di sfide, compreso il confronto con il Movimento Libertà, principale forza di governo; sebbene abbia portato il partito al governo, ha creato tensioni interne alla formazione, poiché molti membri avrebbero preferito Jani Prednik come leader.

Corrado Cimador