Foto: MMC
Foto: MMC

Il presidente del Sindacato degli organi statali sloveni, Frančišek Verk, oggi ha criticato il Ministero per la mancanza di serietà nei negoziati, denunciando la richiesta formulata per una controproposta da parte dei sindacati giunta via e-mail sabato scorso, quando molti rappresentanti sindacali non hanno accesso alla posta ufficiale. Verk ha evidenziato la disparità salariale nei settori amministrativi sloveni, sottolineando che la maggior parte delle posizioni vacanti è retribuita al di sotto del salario minimo attuale. Ha comparato i salari con quelli della Croazia, evidenziando un aumento significativo in quest'ultima. A causa di salari bassi e iniqui, molti dipendenti degli uffici amministrativi sono costretti a svolgere lavori aggiuntivi come pulizie a domicilio nei fine settimana per integrare il reddito. Verk ha criticato l'élite politica per non comprendere la gravità della situazione, sottolineando il dilemma dei dipendenti che devono fare lavori extra per presentarsi decorosamente sul posto di lavoro.

Il presidente della conferenza del sindacato degli uffici amministrativi, Dragan Stanković, ha richiamato l'attenzione sull'impegno del primo ministro Robert Golob nel risolvere i problemi nelle unità amministrative, escludendo però un confronto con le altre categorie professionali in sciopero. Stanković ha manifestato perplessità riguardo alla reazione del gruppo negoziale del primo ministro, invitandolo a incontrare i negoziatori sindacali. Il segretario del Sindacato degli organi statali sloveni, Renato Romič, ha dichiarato l'impossibilità di considerare un congelamento dello sciopero, criticando i negoziati ritenuti poco costruttivi.

Il prossimo mercoledì si uniranno allo sciopero anche i dipendenti dell'ufficio amministrativo di Tržič, portando il totale a 55 uffici coinvolti nello sciopero. I sindacalisti stanno discutendo la possibilità di intensificare lo sciopero, compresa la prospettiva di estenderlo a più giorni alla settimana e organizzare una manifestazione davanti al palazzo del governo per coinvolgere tutti i dipendenti statali.

Corrado Cimador