Alberto Scheriani Foto: Archivio personale
Alberto Scheriani Foto: Archivio personale

Una lunga cavalcata che adesso sembra destinata a terminare con un successo. Alberto Scheriani aveva cominciato a ventilare l’ipotesi già in vista delle elezioni parlamentari. Il suo progetto non era quello di andare ad occupare la poltrona che Roberto Battelli si apprestava a lasciare alla Camera di Stato, ma piuttosto quello di continuare ad occupare quella di presidente della Comunità autogestita della nazionalità Costiera. Avrebbe voluto garanzie della sua riconferma già in primavera, ma all’epoca nessuno (o quasi) aveva voluto dargliele. Ora che tutti i giocatori hanno scoperto le loro carte Scheriani può dormire sonni tranquilli.

A Pirano, da dove non aveva mancato di levarsi qualche critica, hanno dato ad intendere che non ambiscono alla carica di presidente della Costiera. Si accontenteranno della vicepresidenza dove dovrebbe andare Nadia Zigante. La presidente uscente della CAN Comunale ha ceduto la guida dell’organismo ad Andrea Bartole, uomo non certo lontano da Scheriani. Con la Zigante alla CAN Costriera ci saranno Kristjan Knez e Manuela Rojec. Il primo è da sempre più interessato ai progetti culturali che alla politica; la seconda, che poteva essere il candidato piranese per la guida della Costriera, invece andrà ad occupare la poltrona di vicesindaco di Pirano.

Gli isolani hanno subito detto chiaramente che non ambiscono alla presidenza della Costiera ed hanno fatto capire che appoggeranno la candidatura di Scheriani. Anche loro si accontenteranno della vicepresidenza, che dovrebbe spettare a Marko Gregorič. Con lui arrivano in CAN due suoi stretti collaboratori, Enzo Scotto di Minico ed Emilio Bevitori. Tutti e tre sono cresciuti alla corte di Amina Dudine, la storica presidente della Dante. Scotto di Minico è fresco di nomina in Consiglio comunale, mentre Bevitori viene premiato per il suo intenso lavoro di organizzatore della vita sociale della sua comunità. Entrambi sono espressione dell’anima più popolare di Isola, che forse sino ad oggi non aveva trovato troppa voce a livello istituzionale. Sta di fatto che da questa tornata elettorale sembra uscito rafforzato Marko Gregorič, che sino a pochi giorni dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste sembrava destinato ad uscire di scena, mentre il deputato Felice Žiža, che per anni aveva retto le sorti della politica isolana, oramai, pare essere distante dalla politica locale.

Da Ancarano non dovrebbe arrivare nessuna sorpresa. Linda Rotter dovrebbe essere riconfermata alla vicepresidenza della Costiera e non ci sarebbe nessun dubbio per la riconferma di Scheriani.

Appoggio scontato dei consiglieri di Capodistria a Scheriani. Lui sembra soddisfatto di come siano andate le cose. A quanto sembra non gli è dispiaciuto nemmeno l’articolato e dinamico dibattito che si è sviluppato all’interno della comunità italiana in tutti questi mesi che sarebbe un buon indice di vitalità, a cui si aggiungono i confortanti risultati dell’afflusso alle urne sia alle parlamentari sia alle amministrative. I bene informati dicono che non avrebbe nessuna obiezione sui vicepresidenti proposti e che è pronto ad affrontare il nuovo mandato. La sfida principale ed immediata, per Scheriani, ora sarebbe quella di approntare al più presto la strategia della minoranza in ambito culturale. Un documento che dovrebbe essere pronto entro l’estate e che dovrebbe parlare di cultura, ma anche di mass- media, biblioteche e altro ancora. L’obiettivo sarebbe quello di arrivare ad un piano globale di sviluppo che consenta un uso organico dei finanziamenti ed anche di avanzare ulteriori richieste. Un altro proposito di Scheriani sarebbe anche quello di ripensare alla strategia comunicativa della Can, un aspetto questo trascurato nei mandati precedenti e che lo stesso Scheriani ha ribadito in più occasioni essere stato carente.

Scheriani in questi giorni ha avuto le sue belle gatte da pelare a Capodistria. Nella sua lista, che si era presentata compatta per il rinnovo della Can Comunale, non sono mancate tensioni per la distribuzione delle cariche. Lui è stato bravo a mediare. Le proposte in ballo sarebbero state addirittura cinque. Prima della riunione formale, andata in scena lunedì pomeriggio, c’è stata una fitta trattativa, in cui non è mancata una serrata discussione a tratti persino accesa. Alla fine, Fulvio Richter è stato riconfermato presidente. La considerazione di fondo è stata che il deciso professore in questi anni ha fatto un gran lavoro, mettendoci molto impegno e ottenendo risultati concreti. Scheriani, per evitare tensioni, si è fatto da parte ed ha lasciato la vicepresidenza a Roberta Vincoletto. La sua nomina era stata chiesta a gran voce dalla sua fitta schiera di sostenitori convinti che oramai fosse giunto il suo momento, mentre a Damian Fischer è andato il posto in presidenza e quello alla Costiera. Entrambi vengono considerati personalità forti, ma dal carattere molto diverso. Molti sono disposti a scommettere che non ci metteranno molto a venire allo scontro. Potrebbero essere proprio loro due a giocarsi la prossima presidenza della Can Comunale, visto che Richter ha già annunciato che intende lasciare il timone dell’organismo dopo questo mandato.

Resta aperta, invece, la questione del vicesindaco italiano, dove Scheriani, Mario Steffé e Ondina Gregorich Diabaté sembrano tutti voler giocarsi le loro carte. Adesso non rimane che aspettare per vedere se sapranno fare squadra e far pesare in consiglio comunale il pacchetto dei tre voti minoritari. Il primo banco di prova sarà la conferma dei mandati e il ricorso presentato da Boris Popovič che chiede il riconteggio dei voti. Allora sapremo se sono intenzionati a elaborare strategie comuni o se sono intendono procedere in ordine sparso come una piccola armata Brancaleone.