Il paziente, si tratterebbe di un uomo giovane - l’età non è stata fornita - è ricoverato nella clinica “Fran Mihaljević'' di Zagabria e al momento manifesta lievi sintomi della malattia. “Speriamo che il quadro clinico rimanga tale” ha affermato il ministro della sanità Vili Beroš ed ha aggiunto che l’uomo avrebbe soggiornato in Italia, a Milano tra il 19 e il 21 febbraio scorsi. “Tutte le persone che hanno avuto qualche contatto con il paziente saranno messe in quarantena” ha detto ancora il ministro. Per quanto riguarda le nove persone ricoverate dalla scorsa notte all’ ospedale di Fiume è stato dichiarato che solo uno presenta sintomi evidenti del virus. Tutti sono stati comunque sottoposti al test perché impiegati in una fabbrica italiana dove sono stati registrati diversi contagi. I risultati dovrebbero arrivare a breve. Come spiegato a Zagabria con la presenza del virus viene elevato il grado di allerta, si intensificano le attività di prevenzione e la responsabilità passa al sistema ospedaliero nazionale. “La Croazia è pronta a far fronte all’ emergenza quindi niente panico” ha detto il premier Plenković che ha invitato la popolazione a mantenere la calma. “Si tratta di una malattia che è simile all’ influenza e nell’ 80 per cento dei casi si manifesta con sintomi lievi” ha aggiunto invece il ministro alla sanità che ha informato come tutti gli ospedali e le cliniche del paese sono ben equipaggiati e le disposizioni sulle procedure d’ isolamento molto chiare. Presente alla conferenza stampa pure il vice-premier nonché ministro agli interni Božinović che ha preso le redini dell’Unità di crisi nazionale e che già domani si riunirà con quelli regionali per armonizzare tutte le misure per contrastare la diffusione dell’epidemia.

Lionella Pausin - Acquavita

Foto: EPA
Foto: EPA