Foto: Reuters
Foto: Reuters

"Non ci tiriamo indietro, stiamo sull'attenti, ascoltando le minacce delle sanzioni" da parte degli Stati Uniti. Lo ha dichiarato l'Ambasciata russa a Washington prima del colloquio telefonico tra il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, e il segretario di Stato americano, Anthony Blinken. "È Washington, e non Mosca, a generare tensioni", precisa l'Ambasciata, in risposta ad un tweet della diplomazia americana in cui puntava il dito contro la Russia per aver "invaso" l'Ucraina nel 2014 e annesso la Crimea.
Il governo americano ha intanto reso noto che la Russia sta continuando ad aumentare il numero di soldati al confine ucraino ed ha aumentato le attività militari anche nel Mediterraneo e nell'Atlantico. Washington ha inoltre ordinato alle famiglie dei dipendenti del governo Usa di stanza in Bielorussia di lasciare il Paese proprio per via delle tensioni tra Russia e Ucraina. Il Dipartimento di Stato americano ha consigliato ai cittadini americani di non recarsi in Bielorussia per il "rischio di detenzione e dell'insolita e preoccupante presenza militare russa lungo il confine con l'Ucraina".


E. P.