Foto: EPA
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José Antonio Kast il leader dell'estrema destra cilena, nostalgico di Pinochet e dei tempi della sua dittatura, ha ottenuto la percentuale maggiore di preferenze nella tornata elettorale di ieri con la quale i cileni hanno scelto i 50 membri del consiglio costituzionale, (25 donne e 25 uomini), che saranno gli incaricati di esaminare e apportare modifiche alla bozza di Costituzione elaborata da un gruppo di 24 esperti eletti dal parlamento.

Il partito Repubblicano si è, infatti, aggiudicato il 35,4% delle preferenze, mentre la coalizione di centro destra Chile Seguro ha ottenuto il 21,1%. Con il 28,4% dei voti l'attuale presidente Gabriel Boric, che si era imposto nelle urne proprio su Kast poco più di un anno fa, potrà contare solo su 17 seggi. Lo scenario peggiore per lui e per i proggressisti cileni che hanno proposto la revisione della Costituzione, visto che il gruppo che si occuperà di redigerlo a questo punto sarà totalmente in mano alla destra del paese e quindi il percorso che si intraprenderà andrà sicuramente verso scenari molto diversi da quelli ipotizzati da Boric, che puntava ad una costituzione più inclusiva e rispettosa di tutte le minoranze del paese.

Le destre tornano quindi forti, dopo un anno nel quale la sinistra al governo sembra non aver convinto gli elettori che con il voto di questa domenica hanno dimostrato la loro disaffezione nei confronti della politica.

Barbara Costamagna