Foto: Reuters
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Il rapporto della ONG - Testimone globale - rileva che nel 2022, ben 177 difensori della Terra sono stati assassinati, con una preoccupante impunità che associa a questi crimini. La maggior parte degli omicidi ha avuto luogo in America Latina, con Colombia, Brasile e Messico come i paesi più colpiti. In particolare, lo stato di Oaxaca in Messico ha registrato il maggior numero di attacchi mortali contro gli attivisti ambientali. Nel decennio tra il 2012 e il 2022, il numero totale di omicidi di difensori della Terra è aumentato a 1.910, evidenziando la crescente minaccia che affrontano. Global Witness sottolinea il ruolo cruciale svolto dagli attivisti nell'ambito della giustizia climatica. Il rapporto rileva che, tra l'approvazione dell'Accordo di Parigi sul clima nel 2015 e il 31 dicembre 2022, sono stati assassinati almeno 1.390 difensori della Terra, con la Colombia al vertice della lista degli omicidi, con 60 morti totali. Tuttavia, nonostante la ratifica di un accordo regionale nel 2022 che dovrebbe prevenire e investigare sugli attacchi contro gli attivisti, il numero di omicidi è quasi raddoppiato rispetto al 2021. Il rapporto rivela anche che le comunità indigene sono particolarmente vulnerabili, rappresentando oltre un terzo degli omicidi globali del 2022, nonostante costituiscano solo il 5% della popolazione mondiale. Questi attacchi avvengono in un contesto di elevata impunità, poiché i governi non conducono indagini adeguate su questi crimini, incoraggiando ulteriori attacchi. La Colombia è emersa come il paese con il maggior numero di omicidi documentati di attivisti per l'ambiente dal 2012, con almeno 382 vittime.

Corrado Cimador