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Secondo l'organizzazione non governativa Green Sail, nel mare lungo la costa croata, oltre 190.000 navi navigano ogni anno, il che porta un grande inquinamento ambientale al mare. Sulle rive si deposita materiale plastico, che nella sua micro forma mette in pericolo anche i sistemi idrici nella macro-regione adriatico-ionica.
Questa volta vi presenteremo: La bevitrice di caffè, la misteriosa e anziana signora, dipinta in stile rembrandtiano che è stata soprannominata la Monna Lisa slovena. Le creazioni dell’eccezionale costumista Alan Hranitelj sono delle vere opere d'arte e hanno caratterizzato numerosi lavori teatrali, sloveni ed esteri. Ejti Štih è considerata la più riconoscibile pittrice e gallerista dell'America meridionale, ma ogni anno torna volentieri a Bled. Il crinale che sovrasta il villaggio di Jamnik è un luogo panoramico straordinario e la chiesa che vi si erge una delle più fotogeniche in Slovenia. Dagli anni Ottanta anche le coraggiose alpiniste slovene fanno parte dell'élite dell'alpinismo mondiale.
Il programma affronta in modo leggero e divertente i difficili e delicati temi della salvaguardia dell'ambiente. Nei servizi e nelle rubriche trovano posto le soluzioni legate alla scienza e alle ecotecnologie. Lo scopo è di incuriosire e far riflettere gli spettatori.
Il documentario ripercorre il tragitto compiuto a gennaio del 1925 da un'eroica staffetta di 20 corrieri postali, con slitte trainate da straordinari cani, che evitò una catastrofe. Trasportò per 1000 chilomentri in poco più di 5 giorni, un pacco contenente l’antitossina difterica, per salvare la Comunità di Nome sul Mare di Bering, posta sotto quarantena per evitare la diffusione del morbo. Tra i 160 e più cani, che formavano le 20 mute, ce n’era uno, il cui nome divenne il simbolo di quel grande gesto di solidarietà tra uomini e animali. Balto, era un umile meticcio e, assieme a Foxy, guidò l’ultima muta di 13 cani condotta da Gunnar Kaasen, che effettuò l'importante consegna all’ospedale di Nome. 78 anni dopo, Araràd Khatchikian ha ripercorso l’intera pista da Nenana a Nome con la sua muta di 12 cani, per rivivere quel singolare percorso, incontrare i suoi testimoni e rendere onore a tutti i partecipanti di quella sfida.
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