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A causa dei cambiamenti climatici, in futuro la siccità porterà nell'area del Danubio, non pochi problemi. 22 partner di diversi Paesi del territorio danubiano si sono uniti nel progetto DriDanube, guidato dall'Agenzia per l'ambiente della repubblica di Slovenia (ARSO) e insieme instaurano un sistema per arginare la siccità.
Andrea ha studiato fisioterapia a Milano e a Roma. Ha viaggiato in giro per il mondo e in cima all'Himalaya ha incontrato la propria moglie polacca ed è ritornato a casa in Sicilia. Andrea unisce in maniera innovativa le arance con l'allevamento di maiali siciliani autoctoni. Il giovane siciliano è anche insegnante e ambasciatore della produzione alimentare sostenibile.
Scontri navali, incursioni, colpi di mano. Dai primi attacchi italiani alla laguna di Grado fino all’affondamento delle corazzate Wien e Viribus Unitis, la Grande guerra del Nord Adriatico vista attraverso i relitti di navi da battaglia, torpediniere, sommergibili, pontoni armati. Un viaggio sott’acqua alla scoperta di episodi in gran parte dimenticati di quel lontano conflitto sul mare. Con un tuffo nella grande Storia, “Trincee del mare” racconta gli sviluppi e lo svolgersi della Grande Guerra nel Nord Adriatico attraverso alcune fra le tracce e i relitti lasciati dal conflitto sul fondo del mare.
Il documentario ripercorre il tragitto compiuto a gennaio del 1925 da un'eroica staffetta di 20 corrieri postali, con slitte trainate da straordinari cani, che evitò una catastrofe. Trasportò per 1000 chilomentri in poco più di 5 giorni, un pacco contenente l’antitossina difterica, per salvare la Comunità di Nome sul Mare di Bering, posta sotto quarantena per evitare la diffusione del morbo. Tra i 160 e più cani, che formavano le 20 mute, ce n’era uno, il cui nome divenne il simbolo di quel grande gesto di solidarietà tra uomini e animali. Balto, era un umile meticcio e, assieme a Foxy, guidò l’ultima muta di 13 cani condotta da Gunnar Kaasen, che effettuò l'importante consegna all’ospedale di Nome. 78 anni dopo, Araràd Khatchikian ha ripercorso l’intera pista da Nenana a Nome con la sua muta di 12 cani, per rivivere quel singolare percorso, incontrare i suoi testimoni e rendere onore a tutti i partecipanti di quella sfida.
In questo numero andremo a Portorose dove sono stati celebrati i 50 anni di attività dell'Auditorio, uno degli enti culturali più importanti dell'Istria che ha sempre puntato su un'offerta quanto più variegata con spettacoli, festival, congressi e incontri alla quale ha collaborato anche la Comunità italiana. Vi porteremo a Lubiana dove, nell'ambito del Festival barocco, abbiamo incontrato il flautista, direttore, scrittore e pittore Federico Maria Sardelli. Vi faremo conoscere la signora Mercedes di Visinada che ci preparerà le frittole un dolce tipico delle feste istriane. Faremo una chiacchierata col giornalista e scrittore nonchè caporedattore responsabile di radio Capodistria, Aljoša Curavić, ed infine, con l'Arca dei saperi vi presenteremo la sociolinguista Vera Gheno, una delle voci più interessanti e anticonformiste della divulgazione scientifica in fatto di studi sulla lingua che è stata recentemente ospite a Capodistria.
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