Foto: BoBo
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Come precisato dal direttore dell'Ufficio governativo per la comunicazione, Uroš Urbanija, l'agenzia di stampa fornirà al pubblico tutta una serie di notizie gratuite, che potranno essere liberamente utilizzate, in cambio verranno corrisposti i due milioni di euro che sono già a bilancio. Kadunc, dal canto suo ha precisato che ci sono ancora dei dettagli da definire, anche in vista del prossimo anno, soprattutto in materia di diritti fotografici.

Proprio il braccio di ferro tra la dirigenza dell’agenzia e l’ufficio governativo aveva portato alle dimissioni, dalla direzione dell’STA, di Bojan Veselinovič, che non ne voleva proprio sapere di cambiare quella che era la prassi consolidata e di fornire servizi gratuiti in cambio dei soldi del governo.

Si è risolto così un blocco che durava da oltre 300 giorni e che rischiava di far fallire la STA, mandando a casa decine e decine di giornalisti e facendo rimanere la Slovenia senza una sua agenzia di stampa. Per il ruolo svolto nel panorama informativo nazionale, la scorsa estate, mentre la polemica era alle stelle, il capo dello stato, Borut Pahor, ha voluto conferire alla agenzia l’ordine al merito.

I toni del confronto hanno presto travalicato i confini statali e si sono spostati a livello europeo, dove la Slovenia era stata accusata di mettere a rischio la libertà di stampa. Da Bruxelles non erano mancati inviti a riaprire il rubinetto, mentre nel paese era stata avviata una raccolta di fondi per consentire all’agenzia di poter operare. Un confronto non solo su questioni di forma ma anche di sostanza, visto che, ad esempio, esponenti del centrodestra avevano contestato apertamente alcune scelte editoriali, come quella di aver dedicato più righe ad un’intervista di presentazione del nuovo album del controverso rapper Zlatko, che all’incontro avvenuto tra il premier Janša e il premier ungherese Viktor Orbàn.

Alla notizia, il Presidente della Repubblica Borut Pahor non ha mancato di sottolineare su Twitter la propria soddisfazione - rilevando che l'agenzia di stampa STA svolge una missione insostituibile nello spazio mediatico del Paese.

Per l'ex direttore della STA Bojan Veselinovič, la firma del contratto tra STA e Ukom, che ripristina il finanziamento del governo all'agenzia di stampa dopo più di 10 mesi ritiene sia un passo fondamentale per la sopravvivenza della STA e l'allontana dall'abisso della bancarotta. Veselinovič inoltre nega con veemenza le accuse secondo cui la precedente amministrazione avrebbe sfruttato i dipendenti per eludere la legge. Secondo l'ex direttore l'Ukom ha finalmente fatto i conti con il fatto che la legge gli impone di finanziare la STA.

Stefano Lusa