Da sinistra: il sottosegretario Matevž Frangež; il sindaco di Bled, Anton Mežan; il ministro dell'Economia, Matjaž Han; la sottosegretaria Dubravka Kalin Foto: MMC RTV SLO/Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Da sinistra: il sottosegretario Matevž Frangež; il sindaco di Bled, Anton Mežan; il ministro dell'Economia, Matjaž Han; la sottosegretaria Dubravka Kalin Foto: MMC RTV SLO/Valerio Fabbri/Radio Capodistria

Da qui al 17 giugno, giorno in cui scadrà il termine ultimo per inviare commenti e critiche, la proposta di legge resa pubblica oggi dal ministero dell'Economia farà sicuramente discutere. Ne è consapevole il ministro Han, che in conferenza stampa non si è nascosto dietro la dettagliata presentazione della norma stessa, che parte da una fotografia della realtà sul terreno. Nell'ambito della Strategia per un turismo sostenibile adottata dal governo nel 2022, Han è convinto che sia necessario fare di più per addomesticare la fuga in avanti del mercato, turistico e immobiliare. Per fare un esempio, le locazioni a breve termine sono triplicate rispetto al 2015. E sono cinque i comuni - fra essi Capodistria e Pirano, oltre a Bled, Kranjska Gora e ovviamente Lubiana - ad avere poco meno della metà degli annunci. Alla luce di questi dati, Han ritiene necessario trovare un equilibrio fra turismo e residenti, per evitare fenomeni di spopolamento del centro come sta accadendo a Bled, a Pirano, o nel centro della capitale. Perché il turismo porta vantaggi per il territorio, in primis quelli economici. Ma le ricadute negative iniziano a farsi sentire al punto che, fra le proposte della legge, figurano anche misure più restrittive per le nuove licenze e per gli orari di apertura dei locali pubblici, che verranno ridotti. E il ruolo dei comuni, grandi e piccoli, diventa cruciale. Se il progetto di legge limita l'affitto a breve termine degli appartamenti privati fino a un massimo di 30 giorni all'anno, ad esempio, un'ordinanza comunale potrebbe modificarne la durata in base alle esigenze ricettive. E così sarà sempre il Comune, così come tre quarti degli altri condomini, a dover approvare in via preventiva gli affitti delle strutture private, con nuovi obblighi anche per l'inserimento nel registro delle strutture ricettive. Secondo i piani, la legge dovrebbe comunque essere approvata entro la fine dell'anno.

Valerio Fabbri

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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