Foto: MMC RTV SLO
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Modena BUK Festival è un’importante vetrina per le nuove pubblicazioni dell’editoria italiana indipendente che quest’anno si svolge sul tema della diversità. Tante le storie di personaggi straordinari raccontare nel corso della due giorni: da segnalare la prima assoluta del libro “Il mio caso non è chiuso”, l'autobiografia postuma di Jacques Dupuis, il teologo belga che a quindici anni dalla sua morte svela episodi inediti in Vaticano. Il filo conduttore biografico toccherà alcune altre grandi personalità della cultura, dello spettacolo, dello sport: la tragica scomparsa del pilota Ayrton Senna, avvenuta il primo maggio 1994, a seguito dell’incidente sul circuito di Imola, raccontata nel libro di Marco Cucchi “Ayrton Senna. Io c’ero!”. Emma D’Aquino presenterà il libro “Ancora un giro di chiave. Nino Marano, una vita fra le sbarre”, l’assurdo giudiziario che in Italia colpisce chi ruba melanzane e peperoni. Al festival inoltre la biografia di un grande attore intitolata “In arte Peter Sellers”, a cura di Andrea Ciaffaroni. Nel segno dell’inchiesta invece l’intervista a Denis Becker, pseudonimo di un funzionario del Louvre, per un dietro le quinte sulle dinamiche di gestione del famoso museo. Quest’anno va allo storico e saggista Paolo Mieli il Premio BUK Festival 2019 «per l’educazione, costantemente proposta attraverso i suoi saggi, alla riflessione analitica e al pensiero critico». A Paolo Mieli, intervistato da Emma D’Aquino, sarà affidata la conversazione magistrale di BUK dedicata alla Diversità fra passato e presente.

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