
La Presidente del Parlamento ha sottolineato che il ricordo delle tragiche vicende e delle moltissime vittime della Seconda guerra mondiale deve servire da monito, affinché' venga fatto tutto il possibile a difesa della pace e per contrastare divisioni e odio. "Nella Costituzione sta scritto che la Slovenia persegue una politica di pace", ha detto, "sono assolutamente convinta che è un valore condiviso dalla maggioranza dell’umanità. Durante la Seconda guerra mondiale il popolo sloveno ha pagato un prezzo molto alto per la libertà, non lo dobbiamo mai dimenticare. Soprattutto nel mondo di oggi, complesso, pieno di conflitti e persino mire territoriali. Sarebbe molto meglio se quanti si trovano nei posti di comando fossero più disposti a ricercare soluzioni pacifiche e di coesistenza, nel rispetto dei diritti umani fondamentali, piuttosto che alimentare conflitti e accumulare senza freni le risorse limitate del nostro pianeta. Dicono che la storia dovrebbe essere maestra di vita, ma se ci guardiamo un po' attorno constatiamo purtroppo che non siamo stati allievi molto bravi", ha aggiunto Urška Klakočar Zupančič. Sono intervenuti alla cerimonia, oltre al sindaco di Aidussina, Tadej Beočanin, che ha sottolineato l'importanza di mantenere viva la tradizione di celebrare questa ricorrenza, il vicepremier e Ministro per gli sloveni nel mondo Matej Arčon, e il Ministro della Difesa, Borut Sajovic. Arčon ha affermato che oggi molte cose vengono date per scontate ma non è così. "la storia ci fa capire quanta unità, volontà e coraggio sono necessari per diventare indipendenti,;abbiamo formato il primo governo e oggi viviamo in pace e convivenza". "Il messaggio del 1945 era di coesione e unità ed è su questo che bisogna andare avanti", ha sottolineato dal canto suo Sajovic.
Delio Dessardo