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La proposta del nome "Istria slovena" deve ancora passare al vaglio del Consiglio comunale di Pirano, che ultimo in ordine di tempo dovrebbe esprimersi a suo favore o contro. Per ora l'amministrazione ha scelto di non metterlo all'ordine del giorno.
“Trasparenza, unitarietà e dialogo” sono i tre capisaldi del gruppo che lo sostiene e che lui ha fatto propri. Tremul, nel caso venga eletto, ha detto di volere rappresentare non solo la minoranza, ma tutti i cittadini dell'Istria.
L'annuncio questa mattina ad Isola d'Istria.
Un argomento che sta alimentando una discussione molto accesa all'interno della minoranza, dopo la proposta dei quattro sindaci di adottare la seconda versione in alcuni ambiti, come quello agroalimentare.
In un durissimo comunicato il gruppo attacca il parlamentare, che però replica: “Conoscere e vivere tutte le realtà dell’Istria è un valore, e non c’è nulla d’illegale”. Intanto Žiža prende posizione a favore della denominazione "Istria".
"Si tratta sicuramente di un successo per la nostra comunità - ha detto il deputato al seggio specifico Felice Žiža -: sono state procedure complesse e lunghe, ma finalmente ci siamo".
Luce verde all'operato del direttivo e al programma di quest'anno. Rigettata, invece, la proposta di accordo di gestione degli spazi con la "Dante Alighieri" che condivide con la "Besenghi" Palazzo Manzioli.
L’ispettorato ha assicurato al massima attenzione al problema, segnalato dalla CAN anceh alle stesse forze politiche, ma manca una normativa comune fra i quattro comuni costieri.
Un bilancio positivo per il lavoro fatto in questi anni, nei quali sembra essersi invertito il trend che vedeva un continuo depauperamento dei fondi e del personale dei programmi in lingua italiana dell'ente.
Ci sono i partiti storici e quelli neonati, ma tutti hanno un punto in comune: l’applicazione carente del bilinguismo nelle zone dove ciò è sancito dalla legge.
“Una questione da considerarsi chiusa”, afferma senza mezzi termini Paolo Demarin, da noi interpellato per un commento alla richiesta pervenutagli dal Consiglio della Comunità autogestita della nazionalità italiana di Capodistria.
Un tema che sta coinvolgendo la CNI, tanto che Andrej Rojec con il sostegno della CI "Giuseppe Tartini" di Pirano sta organizzando una tavola rotonda e un dibattito pubblico proprio su questo tema, al quale Scheriani spera di essere invitato.
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