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Dopo l'annuncio del presidente Usa, Trump, di voler imporre dazi del 10 per cento sull'importazione di alluminio e del 25 per cento su quello dell'acciaio, il mondo rischia un nuovo grande conflitto commerciale. Dure le reazioni delle maggiori potenze economiche mondiali: Europa, Canada, Brasile, Messico e Cina hanno annunciato provvedimenti. La cancelliera tedesca, Merkel, ha dichiarato che il governo federale respinge i dazi imposti dagli Usa. Una guerra commerciale non è nell'interesse di nessun paese, neanche dell'economia americana.

A questo proposito anche la Cina ha espresso "grave preoccupazione", invitando Washington a rispettare le regole del commercio. Il presidente della Commissione Ue, Juncker, ha dichiarato: "Non staremo qui a guardare; la nostra industria potrebbe essere colpita da misure ingiuste che minacciano migliaia di posti di lavoro in Europa".

Immediata la reazione dell'Ue che annuncia la rappresaglia: in preparazione dazi sull'import di prodotti americani che includono le Harley-Davidson e i jeans Levi's. Anche il Fondo Monetario Internazionale si unisce al coro di critiche al piano di Donald Trump. Lo riporta la BBC. La mossa, secondo l'FMI, danneggerebbe l'economia degli Stati Uniti e di altri Paesi. "Anche altri", ammonisce l'organismo economico, "potrebbero essere tentati di seguire il precedente creato dal presidente degli Stati Uniti".