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Il voto regionale sembra aver allontanato l’ipotesi di elezioni anticipate, ma rimane da valutare il ruolo dei 5 Stelle, attualmente senza una guida e crollati nei consensi.
La Lega rimane la prima forza di un centro destra,capace di vincere nettamente in Calabria e potenzialmente di battere il centro sinistra in caso di elezioni nazionali. Il crollo dei 5 Stelle apre però degli interrogativi sul ruolo del partito di Grillo.
Il PD si conferma alla guida della Regione e il primo partito in Emilia Romagna, seguito però dalla Lega a breve distanza. Crollo dei 5 Stelle, finiti sotto il 5 per cento. Vittoria netta del centro destra in Calabria.
Il centro destra prevale invece in Calabria, dove Jole Santelli sta vincendo con ampio distacco su Pippo Callipo, sostenuto da centro sinistra.
Quattro milioni di elettori sono chiamati a rinnovare le amministrazioni regionali, ma il voto ha assunto anche valenza nazionale.
Particolarmente seguita la sfida per l'Emilia Romagna, per il dichiarato obiettivo della Lega di strappare al Pd una regione considerata una roccaforte della sinistra.
La guida del partito sarà affidata al sottosegretario Vito Crimi in vista del congresso di marzo.
Il leader della Lega ha chiamato a sua difesa il partito e il suo popolo, e punta sfruttare il caso anche in vista del voto di domenica in Emilia Romagna.
La richiesta, diventata terreno di scontro elettorale nella campagna in atto in Emilia Romagna e Calabria, è stata approvata senza la presenza della maggioranza in aula, e con il voto favorevole dei senatori della Lega.
A pochi giorni dalle elezioni in Emilia Romagna, il caso è diventato terreno di scontro politico. La maggioranza non si è presentata in aula, lasciando la decisione all’opposizione. Lo stesso Salvini aveva chiesto di dare via libera al processo.
Una sconfitta di Pd e Movimento 5 Stelle potrebbe infatti avere ripercussioni sulla coalizione giallo rossa.
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