Foto: Reuters
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Si chiude oggi la 23esima edizione delle Olimpiadi Invernali, ospitate da PyeongChang, in Corea del Sud. In corso di svolgimento la cerimonia di chiusura, designato come portabandiera per la Slovenia Filip Flisar, atleta dello ski cross, per l'Italia la pattinatrice Carolina Kostner. Il testimone passa ora a Pechino che ospiterà l'edizione dei giochi invernali del 2022. Il Comitato Olimpico Internazionale ha intanto deciso di non concedere alla Russia la possibilità di sfilare con la propria bandiera dopo la sospensione per il doping sistematico di Sochi 2014 ed i due nuovi casi di positività emersi in Corea.

Quattro le gare che si sono svolte in questa sedicesima e conclusiva giornata.

Per lo sci di fondo, nella 30km femminile a tecnica classica con partenza in linea, ancora un successo per la super campionessa norvegese 37enne Marit Bjoergen, che ha così conquistato la seconda medaglia d'oro in questa edizione dei giochi, la quinta in totale in Sudcorea e la 15 della sua carriera olimpica che la fa salire in vetta alla classifica dei pluri-medagliati. Alle spalle della norvegese ha chiuso la finlandese Krista Parmakoski ed a completare il podio scandinavo la svedese Stina Nilsson. Indietro le italiane, la migliore è stata Elisa Brocard, 27esima. 34esima Anna Comarella, seguita da Sara Pellegrini. 41esima Lucia Scardoni.

Nel torneo maschile di hockey la squadra Russa si è imposta nei tempi supplementari per 4 a 3 sulla Germania. Bronzo al Canada che ieri ha vinto per 6 a 4 sulla Repubblica Ceca. Gli atleti russi tornano quindi sul gradino più alto del podio, risultato che non ottenevano dal 1992. Per la Germania terza medaglia olimpica di sempre in questo sport, la prima d'argento. I precedenti due trofei di bronzo furono vinti nel 1932 e nel 1976.

L'oro nel torneo di curling femminile è andato alla Svezia che nella finalissima si è imposta sulla Corea del Sud per 8 a 3. Ieri le giapponesi avevano conquistato il bronzo dopo aver sconfitto la Gran Bretagna.

Nel bob a quattro primi due gradini del podio occupati dalle squadre tedesche, sul gradino più basso invece gli atleti di casa coreani. L'Italia con Simone Bertazzo, Simone Fontana, Francesco Costa e Lorenzo Bilotti ha chiuso al 27esimo posto, davanti alla Croazia.

Nel medagliere Norvegia davanti a tutti con 39 trofei, 14 d'oro, altrettanti d'argento ed 11 di bronzo. Seconda la Germania con 31 medaglie, 14 d'oro, 10 d'argento e 7 di bronzo, terzo il Canada con 29 medaglie, 11 d'oro 8 d'argento e 10 di bronzo.

L'Italia chiude al 12esimo posto, 10 medaglie a trazione femminile. Tre quelle d'oro (Arianna Fontana nello short track 500m, Sofia Goggia nella discesa libera e Michela Moioli nello snowboard cross) 2 d'argento (la staffetta femminile di short track e Federico Pellegrino nel fondo, nello sprint di 1,5km) e 5 di bronzo (ancora Arianna Fontana nello short track 1000m, Federica Brignone nello slalom gigante, Dominik Windish nella 10km di biathlon, Nicola Tumulero nei 10mila m di pattinaggio velocità e la staffetta mista del biathlon). Un buon risultato per i colori azzurri dopo le deludenti prestazioni di Vancouver 2010 e Sochi 2014. In Canada conquistarono solo un oro e cinque medaglie complessive mentre in Russia le medaglie furono 8 ma nessuna d'oro, dato negativo che non accadeva dal 1980.

Due invece le medaglie per la Slovenia, una regressione rispetto al grande exploit degli 8 trofei conquistati 4 anni fa a Sochi. In questa edizione invece l'argento nella 20km individuale di biathlon per Jakov Fak ed il bronzo nello slalom gigante parallelo di snowboard vinto da Žan Košir