Foto: EPA
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In attesa di conoscere le misure che il governo deciderà di prendere per contenere il contagio nei giorni a venire, è stato presentato il vaccino Moderna, che ieri ha ottenuto l’ok dell’Ema (l'Agenzia europea per i medicinali).

Il professor Borut Štrukelj ha spiegato che il vaccino Moderna, a differenza della maggior parte dei vaccini "classici" che prevedono la somministrazione di parti inattivate del virus, si basa sulla tecnologia ad mRNA. Un approccio inedito fino a ora, ma che sta ottenendo successo nella corsa al vaccino anti-Covid: visto che l'altro farmaco che segue la stessa direzione è quello di Pfizer- BioNTECH.

L'approccio consiste nell'iniettare all'interno del corpo degli mRNA, ossia delle microparticelle di Rna cosiddetto "messaggero", in grado di insegnare all'organismo a produrre le difese necessarie. Secondo quanto dichiara l'azienda, l'efficacia del vaccino si attesterebbe intorno al 95%, ha detto Štrukelj, e per ora sarà somministrato solo ai maggiorenni, perché non sono ancora disponibili studi su quello che potrebbe essere l’effetto su bambini e donne incinte. Poche comunque, secondo il professore, le controindicazione e le reazioni che possono insorgere nelle ventiquattro ore successive alla somministrazione, che rientrano in quelle delle più comuni vaccinazioni.

La somministrazione è simile a quella della Pfizer e prevede quindi due dosi a distanza di 28 giorni.

Per quanto riguarda la quantità dei vaccini Moderna che arriveranno in Slovenia e la tempistica, ha detto Kacin, bisognerà attendere i prossimi giorni, quando sarà più chiaro come sarà gestita la distribuzione a livello europeo.

Barbara Costamagna