I 21 agenti di Estonia, Lituania e Polonia, che hanno sostenuto nei giorni scorsi una fase preparatoria - saranno dislocati assieme alle pattuglie slovene in vari punti della frontiera. Come precisano dal Ministero degli Interni gli agenti sono stati informati della situazione per quanto concerne la tutela dei confini esterni Ue sui loro diritti e doveri e sulle loro autorizzazioni. Negli scorsi giorni il Ministro degli Interni Hojs si è recato in visita in Polonia, ma per ora non è ancora chiaro se in futuro saranno anche altri agenti a dare una mano ai colleghi sloveni al confine con la Croazia. Durante la cerimonia di benvenuto presso la stazione di polizia di Novo Mesto alla quale era presente il direttore generale della polizia Anton Olaj, il Ministro degli interni Aleš Hojs ha spiegato che la decisone di invitare i colleghi stranieri è scaturita in seguito alla respinta da parte della Camera di attivare l’articolo 37 sulla difesa, il quale prevede il dispiegamento dell’esercito per la difesa dei confini. “In questo momento potrebbe sembrare che non vi è la necessita del sostegno di agent stranieri” ha detto Hojs “ma nessuno ci può garantire che non si possa ripetere quanto accaduto nel 2015”. “E’ un aiuto più che benvenuto” ha invece detto Olaj rimarcando che gli agenti sono oberati dai compiti di pattugliamento, mentre verranno affiancati dai colleghi stranieri. Hojs ha poi annunciato che il prossimo mese potrebbero giungere in Slovenia anche gli agenti ungheresi e romeni, mentre sono in corso le trattative per far arrivare in Slovenia anche le forze dell’ordine danesi, austriache e tedesche. Non sono invece stati invitati i colleghi croati, come hanno spiegato Hojs e Olaj, questi sarebbero già parecchio impegnati nei controlli dei loro confini. “In questo momento avremmo bisogno di 150 poliziotti” ha valutato Hojs aggiungendo che il costo della missione per quattro settimane che coinvolge i 21 agenti si aggira tra i 40 mila e i 50 mila euro. La Slovenia intende inoltre ripristinare le pattuglie miste italo-slovene, Hojs ne discuterà con la Ministra Lamorgese durante la visita in Slovenia prevista questa settimana.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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