Mancano provvedimenti per aiutare quanti si sono visti crollare il fatturato ovvero il giro di affari avendone il governo limitato o addirittura bloccato l’attività a causa dell'emergenza Covid. Dovrebbero venir garantite le condizioni affinché i provvedimenti aiutino tutte queste categorie. Anche se alcune misure sono studiate bene, molti artigiani e piccoli imprenditori non riescono ad ottenere gli indennizzi, conseguenza delle condizioni poste. Inoltre, i provvedimenti dovrebbero essere semplici e trasparenti, senza eccessivi nodi burocratici.
"Tenuto conto che numerose attività sono bloccate da mesi lo stato dovrebbe prendere esempio dall'Austria, che ha garantito indennizzi anche per la perdita degli introiti", sottolinea il presidente Branko Meh. Si ritiene inoltre che quanti, nonostante l'epidemia riescono a mandare avanti con successo la propria attività, non dovrebbero essere tenuti a restituire gli aiuti statali, che andrebbero invece utilizzati per lo sviluppo dell'azienda e per le gratifiche ai dipendenti. "Diverse proposte avanzate dalla Camera dell'artigianato e dell'imprenditoria, non sono state prese in considerazione dal governo", si rileva ancora. Oltre alla proroga delle sovvenzioni per la cassa integrazione, si chiedeva appunto l'indennizzo per mancato fatturato, la proroga dei termini per il versamento dell'aggiunta-ferie, l'estensione della graduatoria per ottenere la copertura dei costi fissi. "Discorso che vale naturalmente anche per il comparto alberghiero e dell’attività ristorativa", avverte Blaž Cvar, che lo rappresenta; "attività ferma da ottobre e dipendenti che si dimettono, considerate le incertezze per il futuro, il che finirà per rendere problematica la ripresa in quanto mancheranno quadri adeguati". Si propone anche una riduzione dell'aliquota IVA per il settore alberghiero e della ristorazione.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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