I diversi aspetti della crisi afghana ma soprattutto sulle possibilità di fornire aiuti umanitari alla popolazione e assistenza alle persone che desiderano abbandonare il paese sono stati i temi al centro del vertice dei Ministri degli esteri Ue. A riguardo Josep Borrell, rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha affermato che bisognerà agire in maniera coordinata con i talebani. Non si tratta di un riconoscimento da parte della comunità internazionale, ha precisato Borrell, ma la necessità di instaurare un dialogo per poter aiutare le persone più vulnerabili, soprattutto quelle che hanno collaborato con l’Unione Europea. A riguardo ieri il ministro della difesa Tonin ha incontrato informalmente la collega francese Florence Parly ringraziandola per il sostegno fornito nel salvataggio della famiglia di un collaboratore delle forze armate slovene. “L’esercito francese ha evacuato in sicurezza le persone fornendo un aiuto prezioso” ha informato comunicato in precedenza il Ministero della difesa sloveno. Tornando alle relazioni con i talebani, pure il Ministro degli esteri tedesco Maas sostiene che bisogna instaurare un dialogo; Maas ha però detto che dovranno essere imposte delle condizioni quali la formazione di un governo inclusivo, il rispetto dei diritti umani e delle donne. “Se verranno rispettate queste condizioni siamo pure disposti a riprendere con gli aiuti per lo sviluppo del paese” ha detto il Ministro tedesco.
Il Ministro lussemburghese, Aselborn criticando la decisone dei paesi che non sono disposte ad accogliere i profughi afghani ha sottolineato “che dobbiamo accogliere le persone che stanno lottando per le proprie vite”. Di parre opposto i Ministri ungherese Szijjarto e quello polacco Rau secondo i quali le limitazioni vanno poste per non destabilizzare la regione.
Oggi invece i Ministri discuteranno sui rapporti tra Ue e Cina e dei rapporti con la regione Indo-pacifica.

Foto: MMC RTV SLO
Foto: MMC RTV SLO

Dionizij Botter