Il trend positivo di calo dei contagi da coronavirus è il risultato delle misure restrittive adottate in questi mesi per arginarne la diffusione. L'infettivologa Bojana Beovič, a capo del gruppo di esperti del ministero della salute per l'emergenza Covid19, ha sottolineato che a causa dell'imprevidibilità del virus perchè poco conosciuto, i provvedimenti, seppur allentati restano in vigore. Per questo motivo è prematuro anche ipotizzare la fine dell'epidemia, perchè possiamo attenderci in autunno una seconda ondata, che la Slovenia, secondo la Beovič sarebbe pronta ad affrontare. Se saremo efficaci e rapidi nel circoscrivere eventuali nuovi focolai, ha detto, potremo decidere in favore di lockdown locali e non la chiusura per tutto il paese. Gli effetti delle misure si vedono dopo 11-13 giorni.

La ricerca sulla diffusione del contagio, presentata nei giorni scorsi, ha detto che sarebbero state circa 66 mila le persone positive, ma non è chiaro, ha spiegato ancora la virologa, se chi è guarito resta anche immune. In questo periodo la Slovenia si è coordinata anche con le istituzioni europee in primo luogo con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ottenendo importanti informazioni su come gestire il virus soprattutto nella fase iniziale.

Non chiudere subito, secondo la Beovič, avrebbe aumentato la probabilità di trasmissione del visur e portto il numero dei morti dagli attuali 100 ai potenziali 2100. E' in fase di ultimazione il decreto sulla riapertura di tutte le attività sanitarie, anche quelle dentistiche, mentre il passo successivo sara la rieprtura di tutti i negozi nei centri commerciali. (ld)


Foto: TV Slovenija
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