Foto: MMC RTV SLO
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La guerra in Ucraina sta avendo un impatto drammatico sulla vita dei civili che cercano di salvare la propria vita lasciando il paese per trovare rifugio in posti più sicuri.
Secondo le stime delle Nazioni Unite sono oltre 3 milioni i rifugiati, con cifre drammatiche per quanto riguarda i bambini: 1280 quelli uccisi o rimasti feriti, quasi un milione i minori sfollati interni. Si stima inoltre che nel 2023, 17,6 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria in Ucraina, di cui il 23% è rappresentato dai più piccoli.
Per dare voce a queste storie il Museo di Storia Contemporanea di Lubiana ospita fino a fine aprile una mostra per raccontare le storie semplici e allo stesso tempo terrificanti dei civili che hanno lasciato la propria casa per la propria sopravvivenza.
I dati ufficiali che riguardano la Slovenia parlano di oltre 8 mila persone che hanno cercato riparo nel paese, con quasi 3500 permessi di soggiorno rilasciati dalle varie unità amministrative, fra permanenti e temporanei, mentre sono 195 le domande accolte di protezione internazionale.
Sono numerose le testimonianze, accolte simbolicamente nello stesso piano dove è ospitata la mostra permanente sul percorso di indipendenza della Slovenia. C'è la cantante Ekaterina Yurchuk, in arte Yokodo, arrivata insieme ai suoi due figli che inaugura ogni suo concerto di beneficenza con la popolare canzone "Nekega Jutra" di Vlado Kreslin per darsi coraggio. Storie emozionanti come quella di Natalia Stepanenko, il cui figlio ha voluto portare con sé solo il pigiama a strisce, le ciabatte blu con il draghetto e due peluche. E poi ancora i racconti di chi ha scelto di portarsi la Bibbia o un caro e amato libro di di ricette per cercare di sentirsi meno solo e meno lontano da un paese che la mattina del 24 febbraio 2022 si è svegliato in guerra, e ancora non si sa per quanto tempo dovrà lottare in difesa della sua sovranità.

Valerio Fabbri

Foto: MMC RTV SLO
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