Secondo i calcoli dell'Istituto Jožef Stefan, la Slovenia dovrebbe raggiungere già questo venerdì la fase rossa, quella rosso scuro a metà settembre, in base alla mappatura europea. Secondo il sistema a semaforo, per entrare nella fase rossa l'incidenza a 14 giorni deve superare i 200 contagi ogni 100 mila abitanti, ora la Slovenia è a 178.
La quarta ondata, a causa dell'elevata contagiosità della variante delta, sarà talmente estesa da infettare fino a primavera praticamente ogni persona non ancora vaccinata. Per evitare che ciò succeda e per contenere la crescita dei contagi, evitando in questo modo eccessive pressioni sugli ospedali, rileva lo Jožef Stefan, sarà necessario che si vaccinino quanto prima almeno tutti gli over 40, scongiurando un decorso grave della malattia. L'immunizzazione di gruppo ottimale viene posta oltre il 90 percento della popolazione adulta. Secondo i dati del governo, attualmente siamo al 50 percento di over 18 con il percorso vaccinale completato. Leon Cizelj, dell'Istituto, attribuisce questa crescita esponenziale dei casi di positività proprio all'alta contagiosità della variante delta. I contagi importati non aiutano di certo il quadro epidemiologico, comunque non rappresentano una fonte importante delle infezioni, rileva Cizelj. "Con oltre 400 casi al giorno diventa poi sempre più difficile risalire ai contatti e garantire la tracciabilità", avverte Cizelj, "di conseguenza l'epidemia registrerà una accelerazione". Per quanto riguarda le strutture ospedaliere, Cizelj non ha voluto fare anticipazioni concrete; in ogni caso, secondo i calcoli dell'istituto entro l'inizio di settembre avremo mille contagi al giorno, per salire a duemila entro metà mese, il che significa 60 nuove ospedalizzazioni quotidiane.

Delio Dessardo

Foto: BoBo
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