Approvata pure la nuova legge d’intervento per gli aiuti all’economia che ha l’obiettivo di limitare i danni provocati dalla pandemia. La normativa prevede lo stanziamento di 243,5 milioni di euro. Il governo dato luce verde l’utilizzo dei buoni di un valore pari a 100 euro a persona adulta e di 50euro per i minorenni da utilizzare nei vari servizi di ristorazione, welness, sport, turismo e cultura. I buoni potranno essere utilizzati fino alla fine dell’anno. Le misure sono state bollate come inefficaci e tardive dall’opposizione. Le misure inoltrate d’urgenza dal governo in procedura parlamentare ammontano a 66,6 milioni di euro, queste verranno garantite dalle riserve del bilancio, dal piano finanziario del Ministero preposto e dalle riserve garantite dalle assicurazioni integrative. Secondo il partito sinistra-levica questa soluzione di fatto apre la strada alla privatizzazione del settore pubblico. La disposizione approvata su proposta dei partiti d’opposizione, sinistra appunto, Lista Marjan Šarec, Sd e Sab con 45 voti di fatto introduce un sistema cosiddetto a cascata che dà la priorità tramite bando al settore pubblico, vengono così occupati le capacità offerte dagli enti sanitari pubblici, dopodiché tocca al settore privato e ai soggetti che adempiono alle condizioni previste dalla legge. È andato a vuoto invece il tentativo dell’opposizione di eliminare la disposizione che prevede il passaggio automatico dei programmi che le case della sanità pubblica non sono riuscite a svolgere automaticamente ai privati per mano dell'Istituto di assicurazione sanitaria della Slovenia. La nuova normativa prevede inoltre che il Ministero della salute in futuro sarà il soggetto preposto a elargire i fondi destinati alle borse di studio mirate. Questi fondi verranno sicuramente destinati allo studio della medicina generale, l’incentivo finanziario è destinato ai futuri dottori di medicina generale e ai specializzandi in psicologia clinica. Oltre alla sanità, le misure approvato dal governo prevedono la proroga dell’indennizzo salariale per i lavoratori in quarantena o perché impossibilitati a svolgere il proprio lavoro per forza maggiore dal primo di luglio e fino al 31 di dicembre.

Dionizij Botter

Foto: BoBo
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