Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

In occasione della Giornata della Memoria, presso la Casa della Cultura di Isola, si è tenuto uno spettacolo tratto dal volume di Matteo Moder “Una piccola ebrea qualunque”, un quaderno di due bambine ebree sulle leggi razziali. L’evento è stato organizzato per le scolaresche, con il patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Capodistria, in collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e supportato dall’Unione Italiana. Presente alla cerimonia il presidente dell’UPT Emilio Fatovic, il quale ha dato importanza primaria al coinvolgimento dei giovani studenti, in modo da sensibilizzarli ed informarli sempre di più.

Coinvolgere gli studenti però in termini partecipati, significa anche portarli nei luoghi per ravvivare la memoria e anche con quelli che sono gli ultimi testimoni. Ne abbiamo parlato precedentemente e come Università Popolare lanciamo questa ipotesi di poter coinvolgere questa scolaresca in un viaggio della memoria ad Auschwitz, con i testimoni viventi, coloro che ci sono stati. È un percorso non facile ne abbiamo parlato proprio con il professore, Tristano Matta, è un impegno che, come presidente dell’UPT, mi prendo e che devo circolare e circuitare con tutti i soggetti per poterlo realizzare. Non è una passeggiata, è una presenza viva attraverso i testimoni per poter vivere quel contesto. Vivendolo stratificate gli studi, le analisi che fate, e diventate voi dei testimoni e questa è quella che è la mia idea, cioè trasformare dei testimoni che ci sono stati e che hanno ricevuto il bastone, perché questa testimonianza, questa continua analisi, permetta che queste barbarie non possano accadere di nuovo. Questo è l'impegno che mi sono preso oggi e che ho circuitato, spero di poterlo realizzare. So che voi siete disponibilissimi perché i giovani, abbiamo visto oggi l'attenzione che c'era rispetto allo spettacolo, sono la linfa vitale come ha detto il professore: senza di voi non ci sarà memoria.

B.Ž.