Nessuno è stato dimenticato, ha esordito il premier Janez Janša, il pacchetto anticorona abbraccia tutte le categorie sociali e economiche del paese, e prevede interventi per un valore di 3 miliardi di euro, cifra mai stanziata, ancora il primo ministro, da nessun Governo sloveno. La manovra mira a migliorare lo status sociale della popolazione soprattutto delle fasce più deboli.

Il peggio deve ancora venire, ha aggiunto, il picco dell'epidemia è atteso tra qualche settimana e l'esecutivo sta già pensando al secondo megapacchetto di interventi,

La priorità è il mantenimento dei posti di lavoro e delle imprese, previsti sgravi fiscali e ammortizatori sociali per dare un sostegno ai lavoratori autonomi, artigiani, agricoltori e alle aziende in difficoltà; lavoratori che da un giorno all'altro hanno perso ogni reddito, ha detto il Ministro dell'economia Počivalšek. Chi domestrerà di aver perso il 50% degli intrioiti rispetto a febbraio avrà diritto ad un'indennità in aprile e maggio pari a 700 euro mensili. Viene introdotto il cosiddetto bonus sociale per pensionati, studenti, famiglie numerose, le fasce più deboli, l'ammontare del bonus mensile varierà a seconda della categoria. I datori di lavoro verranno esentati dal pagamento dei contributi per l'assicurazione sanitaria e pensionistica dei propri dipendenti che saranno a carico dello stato, come pure l'indennità per i lavoratori in aspettativa. Verrà finanziata l'attività degli Istituti di ricerca nella lotta al coronavirus, tagliati del 30% gli stipendi dei funzionari statali, esclusi gli organi giudiziari e comunità locale.

Le misure scaterranno il primo aprile, e saranno valide fino al 31 maggio, alcuni provvedimenti hanno valore retroattivo dal 13 marzo quando è stata proclamata l'epidemia, altri potrebbero venir prorogati al 30 giugno. Il pacchetto sarà sui banchi parlamentari a metà settimana.

Il Governo ha inoltre accolto la nuova ordinanza restrittiva che riguarda gli spostamenti tra i comuni. Una decisione sofferta ma necessaria visto il comportamento irresponsabile di molti sloveni che nel finesettimana hanno preso d'assalto le località di villeggiatura del paese, tra cui la fascia costiera, mettendo a rischio se stessi e gli altri violando la quarantena. Dalla mezzanotte ci si può spostare dal proprio comune di residenza solo per comprovate esigenze di lavoro, per assistere un familiare malato o per attività agricole nei campi. Diventa obbligatorio anche l'uso dei dispositivi sanitari di protezione come guanti e mascherina, se uno ne è sprovvisto si può coprire naso e bocca con scialli o sciarpe, anche nei luoghi pubblici al chiuso come negozi o farmacie. (ld)

Foto: TV Slovenija
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